Recensione di “Stupor Mundi”

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Autore: Paolo Giulierini

Casa editrice: Rizzoli

Anno di pubblicazione: 2021

Genere: Storia e Arte

Trama: Dalle popolazioni preistoriche agli etruschi, dai romani ai bizantini, dai greci ai normanni, e ancora arabi, cinesi, indiani: nel corso dei secoli il Mediterraneo è stato luogo e strumento d’incontro – o di scontro – tra civiltà diverse e distanti, che ne hanno solcato le acque per commerciare e depredare, per condividere e conquistare. Quella del Mare Nostrum è dunque una storia che ci parla tanto di noi italiani quanto del nostro rapporto con gli “altri”; un rapporto testimoniato dalle cronache e dai documenti, ma soprattutto dagli oggetti che hanno attraversato i flutti del tempo. Perché gli oggetti persistono, resistono, superano le nostre esistenze e si presentano secoli dopo come testimoni di un tempo che fu. A raccontare la loro storia a chi è capace di farli parlare. Paolo Giulierini, archeologo e direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ha scelto dall’imponente collezione del museo trenta di questi oggetti emblematici, per raccontarci come nasce la grande bellezza italiana. Un percorso tra statue, affreschi, collane, vasellame, maschere, bronzi… resti di esistenze passate capaci di farci viaggiare da Troia a Samarcanda, dall’Egitto a Cartagine, da Pompei a Creta; attraverso il mito e attraverso la storia, da Achille a Medea, da Alessandro Magno ad Augusto e Tiberio. L’obiettivo, come dice Giulierini, è tornare a «stupirsi di quanto, dietro alle apparenti diversità, ci sia un’umanità accomunata dalla voglia di crescere, di migliorarsi». E così riscoprire qualcosa di noi e della nostra cultura, già globale quando ancora non poteva nemmeno dirsi «italiana», per provare a capire dove stiamo andando.

Recensione: Era da parecchio tempo che non mi approcciavo ad un libro che trattasse di storia e di arte senza renderle qualcosa di romanzato. Avevo proprio voglia di un libro che mi intrattenesse culturalmente parlando così come solo i documentari di Alberto Angela sanno fare. Stupor Mundi è un libro che “stupisce”: scusate il gioco di parole ma dovevo. Questo perché non riporta la storia al solito modo di tante altre enciclopedie, raccontando semplicemente i fatti oppure descrivendo le caratteristiche di dipinti o monili antichi. Questo volume invece è stato capace di accompagnare il lettore, (non cosa da poco, mai in maniera pesante e noiosa!), in diversi viaggi della nostra storia antica caratterizzata da intrecci e misture di diversi paesi e costumi. Ogni oggetto messo in evidenza e preso come spunto per l’inizio del capitolo, sarà il punto cardine di una mescolanza di culture e popolazioni, a volte molto lontane tra di loro, che hanno dato vita alla storia del Mediterraneo. È un libro che in questo modo non solo insegna la storia ma fa anche riflettere sul presente. Così come tanti anni fa, anche oggi il Mediterraneo è un pullulare di diverse influenze, di connubi etnici e di culture che si intersecano, dando vita a qualcosa di completamente nuovo. Da sempre l’uomo ha viaggiato, conosciuto posti nuovi, invaso, commerciato e soprattutto imparato nuove cose da popolazioni diverse dalla sua; il Mediterraneo era un bacino inestimabile di diversità e di ricchezza. Ecco che allora in Stupor Mundi ci vengono presentati utensili, quadri e oggetti ornamentali, ritrovati proprio nel nostro mare e che testimoniamo queste diverse influenze e la nascita del nostro paese così come lo conosciamo o crediamo di conoscere. Quella che noi oggi chiamiamo Italia in realtà è nata come insieme di tante altre culture e oggi è ancora in grande mutazione grazie alle continue influenze provenienti da altri paesi. Ancora una volta la storia ci insegna molto: il nostro essere è sempre in divenire e mai statico. Sarei proprio curiosa di vedere il nostro paese tra 200 anni e carpirne tutte le evoluzioni che avrà affrontato.

2+

6 Risposte a “Recensione di “Stupor Mundi””

  1. Mi sono venuti i brividi (in senso positivo) leggendo questa recensione. Mi ha fatto veramente pensate all’immensità e a come possiamo essere enormi e grandi allo stesso tempo

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  2. Mi hai convinto anche questa volta, ho apprezzato davvero tanto questa recensione. Lo metterò nella mia lista già infinita hahaha

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