Recensione di “La Senzanima”

Se vuoi comprare il libro e supportare il mio lavoro ecco il link di affiliazione AMAZON

La Senzanima

Autore: Morgan Owen (Autrice), Adria Tissoni (Traduttrice)

Casa Editrice: Garzanti

Anno di pubblicazione: 2023

Genere: Fantasy, Narrativa per ragazzi

Trama: Il destino degli abitanti di Providence è legato al loro spirito, che decide il futuro di ciascuno. Ma c’è un’eccezione, una Senzanima. Ha lunghi capelli rossi, un mare di lentiggini e si chiama Iris: queste sono le sue uniche certezze. Non sa chi fosse prima di un anno fa e, per questo, è perfetta per rubare le memorie legate agli oggetti che tocca. Perché conoscere i segreti degli altri, a Providence, vuol dire avere potere. E Iris, che è una ladra di ricordi, non si fa scrupoli a venderli per sopravvivere. Fino al giorno in cui tocca un anello di rubini e, all’improvviso, sente il calore di un tizzone nel petto e vede davanti agli occhi un’immagine frammentata, come uno specchio, ma che, ne è sicura, è un ricordo. Un suo ricordo. Uno scorcio del passato di cui non ha memoria. Non solo, un frammento del suo spirito è tornato al suo posto: lo avverte perché, per la prima volta, è impaurita. Ma questo vuol dire che non è nata Senzanima e che è stata derubata. Ora, Iris ha tante domande, ma finalmente si sente viva ed è decisa a recuperare tutti i frammenti della propria anima per ricostruire la sua storia. Perché il nostro passato è ciò che ci definisce. E lei, dopo aver vissuto quello degli altri, vuole ritrovare il proprio, a costo di combattere contro tutti.

Recensione: Avete presente quei romanzi che vi ricordano altre letture ma che comunque riescono a mantenere una loro originalità? La Senzanima a mio parere è proprio uno di quelli; mentre leggevo la prima parte, ho pensato a molti altri libri letti in precedenza: da Harry Potter con i suoi Horcrux, a Fidanzati dell’inverno con il suo concetto di Anima; da Miss Peregrine con i suoi ragazzi “speciali” ad Anastasia con il suo passato nascosto e dimenticato.

La Senzanima a mio parere attinge da tutti questi racconti e ne crea un mix eccezionale che è riuscito a catturarmi fin dalla prima pagina e che, proprio per queste somiglianze, mi ha fatto subito affezionare ai personaggi.

Iris, la protagonista, è una ladra di ricordi proprio perché non possiede un’anima propria e non può essere sorvegliata dagli scagnozzi del Cancelliere che governa la città di Providence. Quando le viene però commissionato il furto di un anello di rubini di una ricca signora, Iris scopre che all’interno di quell’oggetto c’è un suo ricordo e che forse, qualcuno le ha rubato la sua storia e la sua memoria. L’incontro con un ragazzo misterioso cambierà inevitabilmente il suo destino e riuscirà a dare risposte alle innumerevoli domande che la attanagliano.

Ho amato molto il mondo fantastico e immaginario creato dall’autrice; ricordo che questo è più vicino ad uno young adult per cui è dedicato ad un pubblico più giovane. Eppure la scrittrice ha sviluppato un world building degno di nota e caratterizzato da molti aspetti che potrebbero essere considerati anche filosofici, degni di riflessione. 

Il destino di ogni personaggio è legato alla propria anima e agli elementi che la compongono; ne dovesse mancare uno, verrebbe meno l’equilibrio della persona; figuriamoci quando, come nel caso di Iris, mancano tutti gli elementi dell’anima. Inoltre alcuni sviluppano delle potenzialità legate alla componente dell’anima predominante. 

A mio parere, questo libro è un altro di quei casi dove il fantasy è solo un altro linguaggio per parlare di una crescita e di un percorso di formazione di personaggi molto giovani: in questo caso abbiamo una ragazza che attraverso la scoperta della sua anima, in tutte le sue parti, prenderà coscienza di chi è e di chi vuole essere. Il destino, nonostante sembri già essere deciso oppure influenzato dalle scelte di altri, è comunque libero e condizionato dalle scelte personali.

Altro elemento degno di nota per me è il valore che viene data alla memoria, al ricordo e al tramandarsi. Noi siamo fatti anche di esperienze, di reminiscenze e di testimonianze; senza, una persona si sente persa e priva d’identità.

Molto carina anche la parte Romance che non risulta essere predominante ed esagerata ma che in realtà necessaria ai fini della trama principale. La dolcezza con cui si parla di sentimenti e il realismo dell’intensità emotiva di questi ragazzi, hanno reso queste parti più piacevoli anche a un’anti-romance come me.

Se dovessi segnalare qualcosa , probabilmente mi soffermerei sul fatto che il libro comincia più lentamente del solito al fine di introdurre la storia, i personaggi e tutti quegli aspetti che compongono il world building. Dopo i primi tre quarti del libro, la storia inizia ad accelerare inaspettatamente e in poche pagine succedono davvero moltissime cose. Resta comunque un ottimo libro da far leggere ai ragazzi e non solo perché oltre ad esser stato capace di intrattenere una grandicella come me, ha saputo piacevolmente stupirmi con tutti i  suoi spunti di successiva riflessione. 

2+

3 Risposte a “Recensione di “La Senzanima””

  1. Anche a me ha ricordato i fidanzati dell’inverno. È stato come se i fidanzati dell’inverno fosse ambientato in uno stato di polizia. Ho apprezzato l’idea di base e per quanto sia un romanzo ancora acerbo penso che recupererò i prossimi libri, se l’autrice deciderà di scriverne altri

    0
  2. Sono decisamente invogliata a leggerlo, ed essendo anche io un’anti-romance (anche se sto cercando di aprirmi un po’ al genere), il modo in cui dici che viene raccontata la sfera amorosa fa per me

    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.