Recensione di “Anima degli Abissi”

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Anima degli Abissi

Autore: Natasha Bowen

Casa Editrice: Mondadori

Anno di Pubblicazione: 2024

Genere: Fantasy, Mitologia

Trama: Il gelo si è insinuato nel mio stesso essere, pesandomi sullo stomaco come la promessa che ho fatto e che devo mantenere, anche se tinge i miei giorni di sfumature della mezzanotte. A volte mi concedo di pensare al sole, al suo perfetto rosa e arancione all’alba, al rosso infuocato del tramonto. Ma poi la mia mente corre sempre a lui e al calore della sua pelle, alla falce del suo sorriso e al modo in cui un semplice tocco della sua mano mi faceva stringere il petto. La mia scelta. Il mio sacrificio. Simi ha dovuto rinunciare alla libertà, alla famiglia e al ragazzo che ama perché solo così ha potuto evitare che il mondo, già pieno di fratture, si spezzasse in modo definitivo. Questo è il motivo per cui ha prestato giuramento a un nuovo dio, che dal fondo dell’oceano veglia sulla Terra dei Morti. Ma la scelta di Simi, questo non poteva saperlo, sta per portare a conseguenze molto gravi, poiché attraverso di lei hanno potuto accedere al mondo degli umani presenze demoniache e distruttive. Il destino del creato è in bilico e Simi, per sperare di salvarlo, deve rompere il suo giuramento e cercare nuove alleanze che potrebbero rivelarsi molto pericolose.

Recensione: Anima degli abissi è il secondo volume di una saga fantasy, retelling de La Sirenetta. L’originalità di questa storia stava nella capacità di mischiare tra loro elementi folkloristici caratteristici della cultura africana agli aspetti tipici della fiabe classiche. Ero molto curiosa di sapere come sarebbe andata avanti la storia perché il primo volume si interrompeva con un evento particolarmente significativo che non necessariamente lasciava spazio a nuove possibilità. Nonostante la storia mi fosse piaciuta, la fine mi aveva lasciato l’amaro in bocca e non mi aveva fatto ben sperare in un seguito felice.

Sicuramente quello che salta all’occhio a mio parere è l’ottima caratterizzazione della protagonista: Simi è il personaggio che ha dovuto fare più rinunce di tutti gli altri personaggi e che, nonostante lo abbia fatto proprio per il bene degli altri, si sente in colpa per quello tutto quello che succede. Pensa di non poter desiderare la felicità per sé stessa in funzione di un’immolazione più grande. Ovviamente per Simi ci sarà una crescita e un cambiamento che la porterà a comprendere come l’amore per la propria famiglia, la propria gente e il proprio mondo siano l’unico vero mezzo di salvezza.

Mentre il primo libro era sicuramente più introduttivo, questo volume ci permette di conoscere più approfonditamente le creature magiche, le divinità e tutto il sistema che li governa. Questo mondo magico che attinge alle tradizioni e alla cultura africana, è ricco, variegato e unico nel suo genere: l’autrice attraverso di esso, mantiene un legame profondo con la propria cultura d’origine e con la propria storia. Il lettore percepisce tutta l’importanza delle radici e del legame con la propria terra, in un crescendo di pathos e di emozioni che vivrà insieme a Simi e tutte le altre persone a lei care. 

Non mancheranno i colpi di scena e gli imprevisti dietro l’angolo: il libro parte da subito con un ritmo incalzante per poi diventare turbinoso verso la fine. Lo stile di scrittura è però molto fluido e aiuta tantissimo dato che  bisogna avere a che fare con la complessità dei nomi e della terminologia culturale. 

Altra cosa che a me è piaciuta molto (ma che sicuramente invece è piaciuta meno a molti altri, soprattutto quelli che leggono maggiormente Romance) è il finale; ha un sapore dolce/amaro e nonostante possa sembrare non completamente a lieto fine, per me ha un senso ben preciso e un significato importante. Simi fa delle scelte che potrebbero sembrare egoistiche per certi versi ma che in realtà evidenziano ancora una volta come sia importante prima di tutto stare bene con sé stessi ed essere felici per poi stare bene con gli altri.

Ricordo a tutti che questa dovrebbe essere una dilogia per cui, in teoria, non ci sarà un terzo volume. Confido però che l’autrice scriva altre storie di questo genere e che attinga ancora una volta da questo bellissimo mondo mitologico ancora poco conosciuto.

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2 Risposte a “Recensione di “Anima degli Abissi””

  1. Eroolto indecisa se cominciare o no questa saga, ammetto che mi ha tentata perché ne ho sentito parlare poco, di conseguenza non è uno di quei libri che ti spacciano con troppo hype e poi deludono. Dopo la tua recensione penso che potrei cominciarli, mannaggia! 🤣

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