Recensione di “Le sue ali scure”

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Le sue ali scure


Autore:
Melinda Salisbury

Casa Editrice: Rizzoli

Anno di pubblicazione: 2023

Genere: Fantasy, Narrativa per ragazzi, MItologia

Trama: Per Corey, la persona più importante al mondo è sempre stata la sua migliore amica Bree: unite come sorelle, il loro legame è sempre stato intoccabile. O almeno così pensava Corey, finché Bree non la tradisce nel peggiore dei modi possibili. Quando Bree muore all’improvviso, il mondo di Corey sprofonda definitivamente: si ritrova sola, con il cuore spezzato, ma anche furiosa nei confronti dell’amica, e con l’assurda sensazione di essere in parte responsabile di quello che le è accaduto. Quando inizia ad avere strane visioni, Corey comincia seriamente a temere che gli dèi l’abbiano ascoltata davvero… Ma è solo l’Oltretomba che sta chiamando anche lei: catturata dalle passionali Furie, viene portata nel reame di un dio insensibile, intransigente e arrogante. Durante il suo incredibile viaggio, più Corey conosce se stessa, più il suo stesso potere, che neppure sapeva di avere, cresce, fino a metterla davanti a una nuova sé, di cui ignorava l’esistenza, una persona che ha la forza di trovare la propria strada senza più appoggiarsi a nessuno, con le sue sole forze. Ma saprà resistere all’Oscurità? Retelling moderno del mito di Persefone, Le sue ali scure è una storia che esplora la sottile linea tra amore e odio, ossessione e attrazione, amicizia e tradimento. 

Recensione: Quanti retelling del mito di Ade e Persefone abbiamo visto in quest’ultimo periodo? Credo che la loro storia sia una delle più rivalutate, modificate e a volte abusate di tutta la mitologia greca. Eppure sono riuscita a trovare un libro che, nonostante l’argomento poco originale, sia riuscito a conquistarmi e a farmi appassionare alla lettura.

“Le sue ali scure” è a tutti gli effetti uno young adult: destinato ad un target molto giovane, il libro è comunque ben articolato, scritto in maniera accattivante e capace di toccare diversi argomenti cardini dell’età adolescenziale. Il world building è moderno; siamo ai giorni nostri ma su di un’isola dove il tempo sembra si sia fermato. Gli abitanti, nonostante le loro vite moderne, sono ancora devoti agli antichi dei e rispettano i culti tipici dell’antica Grecia. Tra di loro c’è Corey (vi ricorda qualcuno?) una ragazza che sta affrontando un momento difficile in seguito “all’abbandono” di due persone importanti nella sua vita. Strane visioni agiteranno ulteriormente l’esistenza di Corey al punto da avvicinarla sempre di più al mondo dell’Oltretomba, al regno di Ade.

Premetto che l’ho iniziato con aspettative bassissime; non mi aspettavo niente di nuovo e soprattutto niente di molto approfondito vista anche la famigliarità con il mondo young adult. Eppure questo libro è riuscito a stupirmi perché ha toccato tematiche attuali, utilizzando il racconto mitologico come canale di comunicazione (greci docet!). Un libro che parla del lato doloroso dell’amicizia, del confine sottile tra amore e odio, del tradimento e della sete di vendetta. Eppure lo fa metaforicamente e parafrasando le migliori tradizioni orali.

Ade è un personaggio che mi ha affascinato perché, pur essendo rappresentato come un ragazzo (in fondo sempre di libro per ragazzi si tratta), possiede al suo interno anche la saggezza e la profondità di un essere vissuto per un tempo lunghissimo. Appare come un “giovane-vecchio” che al tempo stesso però ha la curiosità di un bambino alle prese con le prime conoscenze del mondo. Un dio che, per una volta, non viene descritto come bellissimo e perfetto ma caratterizzato invece da un fascino nascosto da imperfezioni e da particolari a volte grotteschi che lo rendono unico. 

Tranquilli, anche se non l’ho ancora menzionata, ovviamente c’è anche una love story. Eppure i sentimenti di amore e amicizia si intrecciano, le emozioni cambiano, nascono e mutano col tempo, rendendo anche questo aspetto molto adatto ai giovani lettori e molto piacevole agli occhi di chi non ama sicuramente le love story istantanee e basate inizialmente solo su attrazione fisica. 

Un libro che sa intrattenere, di piacevole lettura, scritto come si deve, adatto ai giovani ma anche ai più datati come me. Un libro che mi sento di consigliare a chi ha voglia di una storia conosciuta, alla quale magari ci si è anche affezionati, ma con quel tocco di novità e di intrattenimento giusto che tiene incollati fino alla fine. Spero vivamente che, nonostante il suo finale conclusivo, sia previsto un continuo e un approfondimento in particolare del rapporto Ade-Corey.

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2 Risposte a “Recensione di “Le sue ali scure””

  1. Sembra comunque interessante viste le tue premesse. Hai ragione, ultimamente questo mito è stra utilizzato.

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