Recensione di “Sinfonia delle Sinapsi”

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Autore: Attilio Giacomo Mantovani

Casa editrice: Albatros Edizioni

Anno di pubblicazione: 2019

Genere: Raccolta di Poesie

Trama: Un tuffo nella speranza, un viaggio nell’essere sempre noi stessi, accompagnato dalla paura del cambiamento. Viviamo con la paura di realizzarci e l’unico modo per superare le incertezze del futuro è vivere il presente. Essere ed esserlo oggi, senza la necessità del domani, imparando a dare valore alle piccole cose che rendono unica la nostra vita. E poi credere. Credere di avere il diritto e la libertà di sognare, di poter essere grandi nel nostro piccolo mondo. Vincere contro l’incertezza accettando l’impossibilità di poter controllare tutto ciò che ci accade. Perdere contro noi stessi per aver cercato qualcosa di giusto, di vero, ma sbagliato per noi. Questa raccolta di poesie aiuta a percorrere nuove strade con uno sguardo diverso ma con la stessa anima, per non smettere mai di credere anche quando il percorso sarà finito.

Recensione: Comincio col dire che non leggo molte raccolte di poesie; non perché queste non mi piacciano ma perché, in realtà, non sono una grande esperta del genere e spesso mi ritrovo ad avere una certa difficoltà nel cogliere il reale significato di una poesia o quello che l’autore vuole trasmettere. Ovviamente questo sta anche a significare che quello che vi andrò a dire sarà, come sempre, la mia personale opinione e ciò che queste poesie hanno scaturito in me. Iniziamo dallo stile di scrittura. Nella perfetta espressione moderna, ci ritroviamo a leggere delle poesie scritte in forma libera, senza rime e senza strofe ben definite. Ad oggi ho appreso che la maggior parte dei poeti viaggia in questo modo tra il flusso di coscienza e la rielaborazione di pensieri. A mio parere questo modo di scrivere rappresenta al meglio la nostra epoca, dove più che la forma e il contenuto criptico, il tutto deve essere d’impatto, decisivo e al limite dello sconvolgente. Lo stile è fresco, incalzante, ritmico. Mantovani mi arriva come un’emozione arriverebbe al cervello: diretta, senza vie traverse e con una forte scarica. Si percepisce attraverso la sua melodia il trasformare in pensieri in opera, il cercare di trasmettere il suo turbinio emotivo e il tradurre tutti i ragionamenti che di getto la sua mente si trova a produrre durante diversi momenti della giornata. Il tutto nasce per caso ma arriva dritto poi ad uno scopo, una riflessione profonda, un obiettivo. Così come ogni stimolo crea in noi una connessione senso-cervello, così le parole dell’autore producono un legame tra pensiero e poesia, riproponendo il prodotto spontaneo della sua mente, in qualcosa di leggibile, interpretabile e digeribile. Ho apprezzato molto il capitolo iniziale che spiega, ai profani del tema, come funzioni il cervello quando si tratta di rielaborazione di stimoli provenienti dall’ambiente e come le sinapsi siano il fulcro di tutto questo processo. Il tutto accompagnato da melodie, da artefatti artistici e da un linguaggio musicale e pieno di espressione. Spesso, come dice il libro, la poesia per alcuni diventa l’unico modo per esprimere ciò che razionalmente parlando, non riusciremmo a dire. Mantovani fa questo attraverso la poesia: ci dona tutto ciò che in altro modo non avrebbe potuto raccontarci e lo fa con un’originalità e con una forte impronta espressiva, al pari di un concerto sinfonico oppure di un bellissimo quadro di un autore famoso. Quello che più mi è piaciuto di queste poesie è che in fondo non avevo realmente bisogno di capirle: avevo solo bisogno di percepirle, di farle arrivare al cervello e di stimolarlo così come avrebbe fatto qualsiasi altro stimolo sensoriale, producendo poi una scarica elettrica che avrei sentito in tutto il mio corpo. Sicuramente la mia preferita è Effetti Collaterali forse perché ho davvero apprezzato la similitudine tra pensiero e farmaco dell’anima, quasi a rappresentare una necessità viscerale che non ci permette di vivere nel vuoto assoluto. Altre due poesie davvero apprezzabili sono state Sinfonia delle Sinapsi che racchiude un po’ tutto il significato di questa raccolta e Galassia di Pensieri che sottolinea il bellissimo caos di luce, suoni, colori e emozioni presente in ognuno di noi.

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8 Risposte a “Recensione di “Sinfonia delle Sinapsi””

  1. Nemmeno io leggo poesie solitamente, pochissime riescono a darmi qualcosa proprio perché non ci capisco niente! Anche se penso sia un po’ come la musica, bisogna essere predisposti in quel determinato momento per apprezzarne i versi!

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    1. altro campo che non coltivo particolarmente. non sono una grande amante della musica. Ne ascolto davvero poca e solo in certi momenti

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  2. Raramente mi sono imbattute in raccolte di poesia ma devo dire che questo concetto: ” l’unico modo per superare le incertezze del futuro è vivere il presente” lo condivido in pieno e lo sto imparando crescendo. Credo che ci darò un’occhiata, la tua recensione mi ha incuriosito molto.

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