Recensione di “Shirley”

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Autore: Susan Scarf Merrell

Casa editrice: Nua Edizioni

Anno di pubblicazione: 2021

Genere: Narrativa, Gialli, Thriller

Trama: Quando un giovane dottorando e sua moglie incinta – Fred e Rose Nemser –, si trasferiscono a casa di Shirley e Stanley nell’autunno del 1964, non tardano a cadere preda del magnetico incantesimo esercitato dai loro ospiti brillanti e anticonformisti. Mentre Fred è assorbito dai suoi impegni di insegnante, Rose stringe un’improbabile e turbolenta amicizia con l’enigmatica e imprevedibile Shirley. Incuriosita dall’esplosivo matrimonio degli Hyman e inesplicabilmente attratta dall’autrice, Rose intuisce comunque che qualcosa non va… qualcosa che ha a che fare con misteriose chiamate notturne e con l’inspiegabile scomparsa di una delle studentesse del campus. Denso di atmosfera e del fascino sinistro delle opere dell’autrice stessa, Shirley è unelegante thriller che ruota intorno a una delle più grandi autrici horror americane.

Recensione: La Jackson credo sia una di quelle autrici avvolte da un velo di mistero, alimentato anche dalla tipologia delle sue opere. Per cui quando ho saputo di questo titolo, ho mostrato fin da subito un certo interesse dato che questa scrittrice sembra proprio uscita da uno dei suoi libri e perfetta per diventare una delle protagoniste di una storia di inquietudine.

Il libro però che mi sono ritrovata tra le mani si è dimostrato invece essere tutt’altro; pur avendo una parte mistery, in realtà si concentra soprattutto sulla vita, le personalità e le relazioni dei quattro personaggi cardini: Rose e Fred, due giovani che per diverse vicissitudini si ritroveranno a vivere per un breve periodo nella casa di Shirley e Stanley.

Il libro si focalizza sopratutto sulla relazione di “amicizia” che si viene ad instaurare tra Rose e Shirley. Una relazione che appare agli occhi del lettore spesso morbosa, ambivalente e sicuramente disfunzionale. Il tutto poi ruota intorno alle fragilità e ai problemi famigliari di entrambe le donne. La scrittrice è stata brava a giocare sul filo del rasoio della verità; non siamo mai capaci di definire cosa sia vero, cosa non lo sia. Tutto è plausibile e può essere successo come può invece semplicemente esser frutto della fantasia della sua penna.

Lo stile è molto particolare; non è sempre lineare, spesso salta temporalmente e segue i pensieri dei propri protagonisti, soffermandosi più volte e in maniera più profonda su ragionamenti, stati d’animo e ricordi. Una penna a volte poetica e a volte asciutta, capace di donare spessore e sostanza alle personalità descritte.

L’ambientazione ha sicuramente un grande peso. La casa di Shirley e di Stanley è una casa che ricorda quelle dei romanzi della famosa scrittrice, una casa che sembra avere una propria anima e capace di influenzare le decisioni di chi la abita. A volte sembra quasi che le azioni compiute siano giustificate da un’entità superiore capace di determinarne le scelte e che non dipendano invece dal libero arbitrio di ognuno dei protagonisti. Atmosfere cupe, fredde, tetre sono elementi fondamentali che donano il giusto stato di inquietudine di accompagnamento alla narrazione.

Se cercate un libro che tratti di un mistero arguto e enigmatico da risolvere, questo non è il libro che fa per voi. Si capisce fin da subito che probabilmente non otterrete mai le risposte alle domande che vi siete posti e rimarrete con un dubbio amletico. Il bello del libro però sta proprio in questo: farvi assaporare la vita di uno dei personaggi più enigmatici del panorama letterario, farvi conoscere le relazioni di queste 4 persone e i loro problemi, farvi ricredere su ciò che è considerato al confine tra vita reale e vita immaginaria, per poi lasciarvi con l’amaro in bocca e con ancora più dubbi su i quali riflettere.

7+

15 Risposte a “Recensione di “Shirley””

  1. Sembra davvero particolare come libro, infatti ne avevo sentito parlare ma i pareri erano contrastanti, mi era rimasta comunque la voglia di leggerlo per vedere come sarebbe per me

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  2. Lo avevo già adocchiato in un’asta su Facebook e mi è per fortuna sfuggito. Dopo aver letto la tua recensione ho capito che lo avrei preso con grandi aspettative per poi rimanere delusa.

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  3. Sembra particolare, ma non fa per me. Vorrei avere tutti i vari componenti di un puzzle quando finisco un libro, sopratutto se un thriller/giallo

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  4. Come ti ho detto su IG Questo libro è già in wishlist. Mi sono bastate le poche parole quando ne hai parlato né gli aggiornamenti di lettura

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  5. Non leggo molti libri di questo tipo, ma me ne sto segnando diversi perché quest’anno vorrei andare fuori dalla mia comfort zone

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