Recensione di “Ragazzo divora Universo”

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Autore: Trent Dalton

Casa editrice: Harper Collins Italia

Anno di pubblicazione: 2020

Genere: Narrativa Contemporanea

Trama: Eli Bell non è un ragazzino come tutti gli altri, la sua è un’esistenza decisamente complicata. Vive in Australia, a Brisbane, in una squallida periferia dove la malavita regna sovrana. Suo padre non si fa vivo da un bel po’, sua madre è una tossicodipendente e il patrigno uno spacciatore. August, il fratello maggiore, è un genio, ma ha deciso di non parlare più e comunica scrivendo nell’aria frasi sibilline. L’adulto più affidabile è Slim, un noto malvivente famoso per essere riuscito a fuggire più volte da un carcere di massima sicurezza. È lui che si occupa, come un vero e proprio babysitter, dei fratelli Bell. Eli fa del suo meglio per sopravvivere in quel mondo caotico. Ha solo dodici anni, ma con un’anima antica e la mente di un adulto cerca di seguire il cuore, imparare a essere una brava persona e realizzare il suo sogno: diventare un famoso giornalista. Ma un giorno Eli e August trovano, dietro l’anta di un armadio di casa, un misterioso ripostiglio. Dentro c’è uno sgabello e sullo sgabello uno strano telefono rosso. Il telefono squilla, e da quel momento la vita di Eli Bell viene catapultata in un’avventura decisamente rischiosa che lo porta al cospetto di Tytus Broz, il più pericoloso spacciatore della città. Eppure c’è qualcosa di ancora più pericoloso che lo attende: sta per innamorarsi, e questo sconvolgerà definitivamente il suo universo…

Recensione: Quando ho iniziato a leggere questo libro, mi sono convinta di aver intrapreso una lettura semplice. Sapevo delle tematiche importanti ma lo ritenevo comunque un libro di facile lettura. Niente di più sbagliato. Ragazzo divora universo è tutto fuorché semplice. Cominciamo dallo stile: il libro è scritto con un linguaggio famigliare, accessibile a chiunque. Quella che ti frega è la prosa narrativa di questo romanzo. Attraverso di essa ci rendiamo conto che l’accento è posto sui particolari, sulle descrizioni vivide, sulla capacità di farti realizzare un’immagine viva di quello che si sta raccontando. È per cui uno stile in realtà ricercato, di forte impatto emotivo che delle volte sembra quasi divagare perdendosi in descrizioni minuziose di eventi luoghi e persone, per poi tornare rude, grezzo e distruttivo nel momento in cui deve sbatterti in faccia la cruda realtà. Questo libro parla di violenza, di sofferenza e di rivalsa. La vita di Eli e August è una vita difficile, brutale e dolorosa. Sin da piccoli sono cresciuti in un contesto famigliare e sociale disagiato con figure di riferimento alquanto discutibili. Eppure hanno sempre cercato di trovare qualcosa di positivo nella loro vita, andando avanti e facendosi forza sopratutto uno con l’altro. Due bambini costretti a crescere troppo velocemente, ad occuparsi paradossalmente di adulti irresponsabili e a considerare eventi assurdi come normale vita quotidiana. La storia è un intreccio di fallimenti, di scivolate giù nel baratro e di dolori misto a rimpianti; nonostante tutto questo Eli si ritroverà a dover essere forte, al cercare di raggiungere i suoi obiettivi e di vedere realizzati i suoi sogni. Succede di tutto e alcune di queste cose fanno male perché ti chiedi come la vita possa essere così ingiusta e accanirsi delle volte sempre e solo sugli stessi. Eppure nonostante tutto, ti ritrovi a simpatizzare con alcuni di quegli adulti che nella vita hanno sbagliato e nonostante gli errori commessi, continuano a sbagliare. È proprio vero che c’è sempre una seconda possibilità per tutti e che in fondo vogliamo vedere del buono anche in quelli che nella loro esistenza hanno fatto solo azioni discutibili. Ci sono elementi del racconto che acquisiscono un senso solo alla fine del libro. All’inizio pensiamo determinate cose, siamo convinti di alcuni punti apparentemente fermi eppure al termine del racconto questi ci vengono sbrogliati, svelando la loro vera natura. Eli ha una personalità forte ma è allo stesso tempo estremamente sensibile. È un ragazzo che ti guarda dentro, che ti legge l’anima e che si affeziona come pochi sanno fare. La scena del carcere con la madre per me è stata straziante più di tanti altri momenti più cruenti. August è di difficile comprensione. Inizialmente siamo convinti che abbia delle problematiche ma alla fine di tutta la storia forse, è colui che ci vede più lontano di tutti, che conosce la verità e che sa come andrà a finire. Il finale devo dire è un pò discostante dal genere del libro. Sembra quasi la fine di un thriller: però questo libro non è un thriller! È una corsa contro il tempo, è un accompagnare un ragazzo in quello che sembra essere il suo declino e che invece si dimostrerà essere la sua salvezza. Potremo considerarla davvero particolare come lettura ma “Ragazzo divora Universo” mi ha fatto riflettere e mi ha fatto pensare a tutte quelle situazioni disagiate che si vivono in molte famiglie, tra le mura domestiche dove nessuno sente e conosce. Il vero nemico è il tempo che determina cosa diventeremo, come lo faremo e sopratutto con chi saremo. In questa storia alla fine vediamo uno spiraglio di luce, per molte altre invece non c’è il lieto fine e come il libro insegna, spesso la storia si ripete. Per le emozioni che mi ha suscitato, per lo stile a tratti provocatorio altri invece calamitico e dissacrante, per l’avermi sbattuto in faccia eventi nudi e crudi, questo libro merita le quattro stelline. Una lettura che mi ha portato via più del tempo che credevo ci volesse ma che in realtà lo meritava tutto visto che andava masticato, metabolizzato e sopratutto digerito.

3+

5 Risposte a “Recensione di “Ragazzo divora Universo””

  1. Penso di poter avvicinare questa esperienza letteraria a quelle dei libri di Niccolò Ammaniti. Ci sono spunti di riflessione molto duri… quando gli errori degli adulti spezzano il futuro ai bambini resto sempre molto amareggiata…

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  2. Credo di poter avvicinare questa esperienza letteraria a quelle dei libri di Niccolò Ammaniti: quando gli errori degli adulti ricadono sui i bambini spezzandone il futuro resto sempre molto amareggiata…

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