Recensione di “Nell’Antro dell’Alchimista. Vol. 2”

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Autore: Angela Carter

Casa editrice: Fazi

Anno di pubblicazione: 2020

Genere: Raccolta di racconti, Narrativa

Trama: Angela Carter, autrice del Novecento inglese dotata di una fantasia inesauribile, trovò la sua forma espressiva ideale nel racconto; è al racconto che affidò il suo testamento letterario e fu esso a consacrarla come una delle autrici di spicco della sua epoca. Questo secondo volume della ricca raccolta “Nell’antro dell’alchimista” contiene “Venere nera”, in cui la scrittrice reinventa la storia di alcune grandi figure della letteratura: Jeanne Duval, la musa affascinante e riluttante di Baudelaire che non ha mai chiesto di essere chiamata Venere nera, è intrappolata nella passione malata del poeta; Edgar Allan Poe dimostra in ogni pensiero e azione quanto avevano ragione i suoi amici quando dicevano che «chi beve prima di far colazione è perduto»; Puck, il folletto di Sogno di una notte di mezza estate, circondato da fate affette da un terribile raffreddore, smania d’amore omosessuale per un essere inafferrabile. Il volume include anche i racconti di “Fantasmi americani”, che intreccia storie del Nuovo e Vecchio Mondo: Lizzie Borden, la ragazza che uccide i genitori a colpi d’accetta, fa un’inconsueta gita al circo; un giovane pianista stringe un patto col diavolo in un bordello del Sud; un onesto studente viene accompagnato in un viaggio attraverso gli ambigui residui dell’Età dell’Oro hollywoodiana; la Maria Maddalena di Georges de La Tour subisce alcune straordinarie trasformazioni… Angela Carter mescola meravigliosamente storia, finzione, invenzione, critica letteraria, dramma e commedia, alto e basso in una gloriosa raccolta di storie piena di contraddizioni e sorprese come la vita stessa.

Recensione: Questo secondo volume va a completare le raccolte di racconti che avevamo imparato a conoscere e ad apprezzare nel primo libro. La scrittura della Carter è sempre riuscita ad affascinarmi e anche in questo caso non è stata da meno. Una scrittrice sicuramente eclettica, a volte oscura, a volte melodrammatica, capace di scrivere storie tormentate, morbose e con temi troppo spesso soggetti a tabù, infarciti di uno stile a volte aulico, altre volte molto criptico. Difatti in questo secondo volume ho dovuto prestare maggiore attenzione perché ho trovato una penna meno discorsiva, più farraginosa e metaforica. Quello che ho apprezzato è sicuramente la sua solita capacità di attingere, per le proprie storie, alle fiabe classiche e a racconti realmente accaduti, a volte macabri, altri legati a figure di rilievo nel panorama artistico. Quello che non cambia però e si ripresenta in ogni storia, è il femminile in ogni sua forma e la sessualità in ogni sua immagine: a volte abbiamo a che fare con assassine, a volte con principesse, altre con donne vergini e altre ancora con donne più libere. Ogni racconto però è caratterizzato da forti tinte noir, da azioni brutali che si alternano con immagini fiabesche e mitologiche. Il suo giocare tra il chiaro/scuro, tra il bene/male, con una maestria unica per poi portare in un crescendo di emozioni e in un vortice di sensazioni ad un epilogo spiazzante che troppo spesso ha qualcosa da insegnarci. Come sempre, ogni qualvolta io legga una raccolta di racconti, ci sono storie che mi affascinano di più, altre di meno. In questo caso ho preferito le sue rivisitazioni fiabesche e le storie dedicate alla figura di “Lizzie”, una ragazza realmente esistita che nonostante le apparenze, ha poi trucidato tutta la sua famiglia. Li ho preferiti perché mi hanno richiamato maggiormente alla Carter conosciuta nella prima raccolta, capace di prendere il meglio dalle storie conosciute, reinventarlo e ridarcelo in una forma più disturbata ma allo stesso tempo più veritiera. Sono sempre più convinta che la Carter non sia per tutti o perlomeno non sia accessibile a chi vi si approccia con uno sguardo giudicante e oserei dire “puritano”. Aprite i vostri orizzonti ed immergetevi in un mondo affascinante ma dannatamente oscuro, oltre la vostra comfort zone.

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7 Risposte a “Recensione di “Nell’Antro dell’Alchimista. Vol. 2””

  1. Io e aignorante non la conoscevo proprio questa autrice, mi segno subito i due volumi perché amo le raccolte di racconti. Come dici tu ci sono quelli che piacciono di più e quelli meno ed é proprio il bello di questo tipo di libri, questo poi con tinte molto noir, mi attira moltissimo!

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