Recensione de “Il giro del mondo in 80 giorni”

Se vuoi comprare il libro per supportare il mio lavoro ecco il link di affiliazione per AMAZON

Autore: Loïc Dauvillier, Aude Soleilhac, Stefano Andrea Cresti

Casa editrice: Tunué

Anno di pubblicazione: 2020

Genere: Graphic Novel

Trama: L’affascinante e amato adattamento a fumetti del classico senza tempo di Jules Verne. Il graphic novel per ragazzi, nella nuova preziosa edizione, della storia del ricco Phileas Fogg e della scommessa da cui inizia il famoso giro del mondo in 80 giorni.

Recensione: Non voglio dare così per scontato che tutti sappiano la vera storia de Il giro del mondo in 80 giorni perché anche io la conoscevo a grandi linee e molti di quelli che pensavo fossero ricordi, in realtà erano distorsioni del vero racconto. Questa versione illustrata è stata comunque una piacevole scoperta; è un’avventura, un viaggio esplorativo e una storia a tratti molto simpatica e divertente. Sicuramente l’aspetto cardine e prevalente di tutta la narrazione, è la corsa contro il tempo; il nostro protagonista farà di tutto insieme al suo compagno di viaggio per compiere in tempo l’impresa di girare intorno al mondo in soli 80 giorni. In ogni posto che visiteranno, incontreranno un imprevisto, un personaggio nuovo e una nuova avventura da affrontare. Devo dire che ho notato, così come e mi era capitato con Cuore di Tenebra (ma sicuramente in maniera meno marcata), una visione fortemente occidentale del resto del mondo, soprattutto di quei paesi considerati poco sviluppati o inferiori al continente Europeo. Sicuramente, data la natura del racconto, in questo romanzo sembra essere più velata e meno pesante. Resta però una chiave di lettura impregnata di convinzioni e atteggiamenti tipici del periodo. Il giro del Mondo in 80 giorni resta comunque un racconto che vuole celebrare l’evoluzione tecnologica e le innovazioni dell’epoca. Dobbiamo tenere conto che il progresso sopratutto meccanico, aveva reso possibile spostarsi per grandi distanze, tra un paese e l’altro e in maniera “veloce”. Sicuramente Verne attraverso quest’opera ha voluto sottolineare come tutte queste nuove scoperte e le nuove imprese ingegneristiche, abbiano permesso all’uomo di compiere imprese fino ad allora considerate impossibili. Ancora una volta abbiamo a che fare con la celebrazione della grandezza dell’uomo e della scienza. Passiamo ora alla veste grafica: Le illustrazioni sono sia nel tratto, sia nei colori molto rétro; si presta bene alla storia e li conferisce quell’antichità necessaria, dato che abbiamo a che fare con un libro del 1873. Sicuramente i particolari del contesto storico e culturale anche nel disegno, donano a questa graphic novel una capacità rappresentativa e immaginativa forte. È riuscita a rendere in immagini quello che Verne aveva raccontato a parole, dando spessore a personaggi che devono essere presentati e resi famigliari in un minor numero di pagine rispetto al romanzo originale. Se vi piacciono le storie vintage, se amate i racconti di avventura per ragazzi e non solo e se vi piacciono le peripezie condivise, sicuramente non potrete perdervi questo classico, soprattutto in veste grafica perché sarà capace di farvi volare con la fantasia (e no! Purtroppo non in mongolfiera!!).

1+

5 Risposte a “Recensione de “Il giro del mondo in 80 giorni””

  1. Non ho mai letto questo libro anche se molto famoso, quasi denominato come classico. Mi hai incuriosito magari gli darò una possibilità anche se magari è fuori dalla mia comfort zone ❤️‍🔥

    0
  2. (ah beh ovvio, prima che mi dimentico, essendo Grapich novel mi verrebbe più semplice recuperare e apprendere velocemente i concetti principali)

    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.