Recensione di “Michelangelo. Il conflitto della Sistina”

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Autore: Gianluca Buttolo

Casa editrice: Renoir Comics

Anno di pubblicazione: 2021

Genere: Graphic novel

Trama:La vicenda straordinaria di Michelangelo Buonarroti, chiamato da papa Giulio II a realizzare l’affresco più famoso di sempre, quello della volta della Cappella Sistina. È un’impresa che travolge la vita del pittore, mettendolo al centro di conflitti con i prelati, davanti a novità dilemmi morali e dubbi sulla sua arte.

Recensione: Ho da sempre trovato affascinante scoprire i retroscena delle vite di grandi personaggi illustri. Carpirne i segreti, i pensieri più intimi, le abitudini e tutto ciò che riguardasse la loro sfera privata. Mi ha aiutato a capirne maggiormente le personalità e a dare più senso alle loro opere. Per questo motivo quando mi sono approcciata a questa graphic novel, mi sono resa conto che la sua lettura sarebbe stato un arricchimento personale. Sapevo della personalità eccentrica, controversa e per certi versi scontrosa di Michelangelo Buonarotti ma riconoscevo in lui un artista unico nel suo genere, capace di donare l’immortalità alla pietra e vita a qualcosa di inanimato come il marmo. Vedevo in lui due facce, due anime della stessa persona: da una parte l’artista che vive per le proprie creazioni e per dare voce alla sua visione del mondo; dall’altro un uomo sicuramente provato sia nello spirito sia nel corpo dalla fatica e dal genio, incapace di gestire le relazioni umane e con una forte paranoia dettata probabilmente anche da personali insicurezze. Questo volume ci regala uno spaccato di questi suoi due lati: ci racconta il momento della creazione dell’affresco della Sistina, in cui l’artista deve mettersi a dura prova non solo per compiacere una richiesta della Chiesa ma anche per superare certi immaginari limiti personali che ne ostacolavano la realizzazione. Veniamo a sapere, attraverso lettere scritte dalla mano stessa di Michelangelo e da ricostruzioni di pensieri suoi e delle persone che gli sono staate vicino, molte informazioni legate alla sua famiglia, alla sua condizione sociale e alla sua sanità fisica e mentale. Attraverso quest’opera abbiamo un quadro generale dell’epoca, del contesto sociale e culturale, della vita di Michelangelo e del peso che l’arte assumeva in quegli anni. Anche il rapporto stesso di Michelangelo con la Chiesa ma in particolare con la propria fede, sono elementi essenziali da tenere in considerazione se si vuole capire la persona e l’estro. Michelangelo ha regalato al mondo opere di inestimabile valore ma solo chi ha potuto ammirare dal basso gli affreschi della Sistina, si può rendere conto della grandezza e dell’immensità della sua maestria: ci si sente piccoli di fronte a quel tripudio di scene, colori e soprattutto emozioni. L’uomo non è niente in confronto alla grandezza del creatore, eppure Michelangelo ha saputo donare ad ogni elemento quella personalità e quello spessore di spirito capaci di enfatizzare non solo il momento ma anche le emozioni che Michelangelo stessa ha voluto ricreare. Le tavole di questa graphic novel sono a mio parere pura e semplice poesia: accompagnano delicatamente la narrazione e invitano il lettore quasi a “spiare da dietro la porta” tutto ciò che sta avvenendo; giovando tra il chiaro/scuro, tra le luci e le ombre, il lettore diventa uno spettatore nascosto di uno spaccato passato che ha segnato la storia della nostra cultura. I colori sono forti, pieni, privi di sfumature. Lo spessore e la sostanza sono dati esclusivamente dalle ombre che ne enfatizzano la profondità e la solennità. Ho letteralmente amato questo volume e sicuramente mi sentirete ancora parlare di lui; credo non sia mai abbastanza lo spazio dedicato a personaggi come Michelangelo e alla loro unicità.

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9 Risposte a “Recensione di “Michelangelo. Il conflitto della Sistina””

  1. Che bello scoprire i retroscena della vita di un grande artista, ammetto di non saperne molto su di lui ma deve essere bello avere una nuova chiave di lettura per le sue opere

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