Recensione di “Lady Montagu-Le cicatrici del cuore”

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Autore: Chiara Ferraris

Casa editrice: Morellini

Anno di pubblicazione: 2023

Genere: Storia, Narrativa biografica

Trama: Tra le nebbie dei bagni turchi di Costantinopoli, si aggira una giovane donna aristocratica, Lady Mary Wortley Montagu, che calca le strade dell’Impero ottomano in veste di moglie dell’ambasciatore inglese. Scrittrice, donna dall’intelligenza acuta e dal temperamento vivace, al centro della briosa vita sociale e culturale della Londra nell’età dei Lumi, dalla spiccata mentalità femminista, Lady Montagu non esita a vivere l’esperienza orientale in totale libertà dai pregiudizi e con una grande avidità di dettagli. E proprio dalle donne turche, viene a conoscenza di un metodo per prevenire il vaiolo: l’inoculazione, una sorta di antenato del vaccino. Il vaiolo è un demone che tormenta Lady Montagu da tempo: le ha ucciso un fratello e ha ridotto in fin di vita anche lei, lasciandole deturpanti cicatrici sul volto, che lei copre abilmente con la biacca. Decide coraggiosamente di applicare il metodo sul figlio e di portare l’inoculazione in patria, dove, negli anni a seguire, si diffonderà prima tra l’aristocrazia inglese e, infine, in tutta Europa. Ma tra le pieghe più nascoste della sua vita, si intravede un’altra Lady Montagu, una donna in eterno conflitto tra testa e cuore, che mette in dubbio il proprio raziocinio per un giovane scienziato italiano alle prese con le leggi di Newton, di cui si innamora ciecamente.

Recensione: Ho conosciuto per la prima volta la scrittura di Ferraris grazie ad un altro suo romanzo, “Anime Qualunque” che mi aveva fatto apprezzare il suo stile sentimentale e suggestivo. Con “Lady Montagu”, non solo ho confermato il mio parere circa la bravura dell’autrice ma ho amato il modo artistico in cui è riuscita raccontare la vita di una figura femminile storica così poco conosciuta, senza scadere nella semplice biografia o nell’eccessivo “romanzato”. Ci vuole passione e conoscenza per parlare in maniera così personale di una donna di altri tempi; Chiara ha entrambe le cose e le dimostra egregiamente.

Pochi sanno che chi ha introdotto in Europa, per la prima volta, la prima immunizzazione del vaiolo è stata proprio Lady Montagu. Un numero minore di persone sa che questa donna era oltretutto estremamente intelligente , brillante e curiosa, capace di appassionarsi non solo alla scienza ma anche alle arti e alla poesia. Sopravvissuta al vaiolo, ha portato sul volto le cicatrici di questa malattia e questa cosa ha condizionato molto la sua visione della bellezza e la sua autostima.

Nella scoperta e nell’amore per la Turchia, (paese in cui si trasferirà per l’incarico del marito come ambasciatore britannico), Lady Montagu riverserà tutto il suo interesse e tutte le sue ambizioni. Si potrebbe considerare una delle prime donne ad aver parlato di un paese Mussulmano senza pregiudizi e con una visione direi quasi culturalmente relativista, in particolare modo della vita delle donne con le quali è entrata in contatto negli anni passati in Turchia e delle quali ha conosciuto usi e costumi.

Il libro non si sofferma sugli aspetti scientifici della vita di Lady Montagu; ha come obiettivo invece quello di scavare nell’animo profondo di questa figura storica, di far conoscere tutte le sue contraddizioni e le sue certezze, di renderla una semplice donna che nella propria vita ha cercato di seguire sempre il cuore e di perseguire le proprie passioni, anche amorose, scappando da quelle che potevano essere le costrizioni sociali dell’epoca.

L’autrice è brava a rievocare periodo storico e ambientazioni orientali; ci immergiamo completamente nella storia e nella vita di questa donna che ha lottato per sé stessa, per i propri figli e per le proprie idee. Il contributo che ha lasciato al mondo intero è di valore inestimabile ma io credo che il contributo che ha lasciato a noi donne, è ancora più forte: in un mondo fatto di uomini, dagli uomini e per gli uomini è riuscita a crearsi il suo spazio e a dialogare con le menti più eccelse dell’epoca, rivendicando un posto d’onore che difficilmente veniva concesso alle donne e che in realtà le spettava di diritto, smentendo così il pregiudizio di un’inferiorità del genere femminile.

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3 Risposte a “Recensione di “Lady Montagu-Le cicatrici del cuore””

  1. Li segno perché sono proprio in mood. I romanzi storici mi piacciono sempre e sono un po’ stanca di leggere libri con ambientazioni tutte uguali. Questo libro non solo mi interessa per le tematiche, ma anche per la cornice storica

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