Recensione di “La Torcia”

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Autore: Marion Zimmer Bradley

Casa editrice: HarperCollins

Anno di pubblicazione: 2021

Genere: Fantasy, Mitologia

Trama: Tutti conosciamo la storia della guerra di Troia. I protagonisti sono Achille, Ettore, Paride, Priamo, Aiace, Odisseo: uomini che danno grandi prove di coraggio, che combattono per l’onore di uno di loro, per il potere, per difendere la propria città o per la rabbia di una perdita che lascia un vuoto incolmabile. Uomini che uccidono, rapiscono, imbrogliano, stuprano… Ma forse la storia vera non è proprio come ce l’hanno raccontata. Molte donne l’hanno abitata e non erano solo prede da riscattare, ma regine, guerriere, sacerdotesse. Potenti, e sagge. La loro voce si è indebolita nei secoli, soffocata dal clangore delle armi e dai gridi di guerra maschili. Eppure c’è una voce che deve essere ancora ascoltata, una voce che da sempre è stata condannata a non essere creduta. È quella di Cassandra. Nata da Ecuba e Priamo, fin dalla nascita è destinata a essere molto più di una principessa. Prima ancora che sua madre la mandasse a vivere tra le Amazzoni, viene scelta dal dio del Sole, Apollo, come sua sacerdotessa e da lui riceve il dono della Vista. Ma quando profetizza la sanguinosa guerra tra Achei e Troiani che porterà alla distruzione della sua città, quando annuncia che la collera degli dei sta per abbattersi su tutti loro, nessuno l’ascolta, nessuno prende sul serio i suoi avvertimenti su una donna bellissima che porterà con sé indicibili sciagure. Mescolando verità storica e leggenda, Marion Zimmer Bradley reinterpreta la guerra di Troia, dà voce agli esseri umani coinvolti in una lotta disperata che condanna in egual misura vinti e vincitori, racconta il loro destino attraverso la voce di Cassandra, principessa, sacerdotessa, guerriera, ma prima di tutto donna.

Recensione: Se c’è una scrittura che riesce ad ipnotizzarmi senza mai stancarmi, è certamente quella della Bradley. Nonostante molti la definiscano una scrittura troppo lenta, a volte noiosa, io la trovo invece estremamente riflessiva e carica di intensità perché capace di scavare negli animi umani, di farti scivolare dentro la storia, facendoti assaporare ogni momento e approfondendo ogni piccolo aspetto. Sono una lettrice che apprezza questo genere di accortezze e con “La Torcia” questa autrice è stata ancora una volta capace di catturarmi, facendomi affezionare al mondo descritto, alla protagonista e a tutte le vicende, che pur già conosciute, ho imparato ad apprezzare sotto una luce diversa.
Cassandra è sempre stata diversa da tutto e da tutti: nata principessa, si è sempre sentita stretta in questo ruolo e ha sperimentato diverse realtà che hanno fatto emergere quella che era la sua reale personalità. Vive la sua vita ormai adulta in un mondo caratterizzato dal ritmo scandito dalla guerra e ne sopporta il peso non solo fisico ma anche psicologico, viste le sue visioni e la sua maledizione.
Una donna con un carattere forte e deciso, sempre pronta a porsi domande e a superare limiti imposti dalla società in cui vive; vivrà diversi dolori, personali e non, senza essere compresa fino in fondo.
In questo libro sono importanti i rapporti che legano i vari personaggi, in particolare modo le relazioni che Cassandra stringe con diverse donne, ognuna con le sue peculiarità, da cui attinge a volte insegnamenti e a volte moniti per quelle che sono poi le sue scelte di vita.
La maestria di questa autrice sta nel parlare dell’universo femminile senza far diventare il proprio romanzo un libro prettamente femminista, dando voce a chi non ha mai potuto parlare e soprattutto arrivando dritto in particolare all’anima della lettrice che si trova di fronte alle pagine di questo romanzo.
Un altro tema ricorrente delle opere della Bradley che trovo interessante, e che ho incontrato nuovamente anche qui ne “La Torcia”, è quello del cambiamento.
Ancora una volta grazie allo scorrere degli anni, agli eventi che portarono alla Guerra di Troia e all’evolversi delle vicende fino al tragico epilogo, la scrittrice descrive magistralmente una fase di transizione in cui si passa da società prettamente matriarcali (con l’adorazione della Dea Madre) a società sempre più patriarcali dove è l’uomo a dettare completamente legge.

È Cassandra stessa che riflette sulla condizione femminile, sulle donne del suo tempo, delle diverse popolazioni e di come spesso ciò che viene richiesto alle donne sia in contrapposizione con ciò che vogliono realmente.
Cassandra vivrà questo momento di transizione e mentre racconterà la propria storia, descriverà la scomparsa di diversi punti di riferimento femminili e l’affermazione invece della predominanza sempre più assidua di quelli maschili, fino al completo controllo patriarcale di tutta la sfera sociale.
Questa evoluzione la vedremo soprattutto attraverso il mondo religioso, mondo all’interno del quale Cassandra è completamente immersa ma che porterà non pochi dubbi e domande.
Oltre a Cassandra, la Bradley approfondisce diverse donne della storia, dando spessore anche a quelle figure femminili che sono rimaste nascoste nell’ombra nelle opere originali. La stessa Elena qui riusciamo a vederla sotto tutta un’altra luce ed è ancora una volta Cassandra ad accompagnarci in questo cambio di prospettiva. Lei stessa prima non tollera Elena perché la considera motivo della discordia tra troiani e achei; dopo capisce il peso che questa donna ha dovuto reggere, sempre schiacciata da decisioni prettamente maschili.
Gli uomini ancora una volta non ne emergono in maniera positiva. L’unico sarà Enea che, come era successo in “Cassandra” della Wolf, sembra essere capace di arrivare all’animo della profetessa.
Ho imparato a conoscere meglio Ettore, mio personaggio preferito di sempre, e ad apprezzare ancora di più un’intesa forse sincera tra lui e Andromaca.
Un libro che mi sento di consigliare anche a chi ama davvero i miti classici perché c’è sempre da imparare quando la storia la guardiamo da un altro punto di vista, soprattutto non quello predominante.

5+

10 Risposte a “Recensione di “La Torcia””

  1. Anche io resto sempre catturata dalla scrittura della Bradley, tra l’altro La torcia è tra i miei libri preferiti di questa autrice, dovrei fare una rilettura!

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  2. Devo assolutamente leggere qualcosa di questa autrice, ho altri libri suoi in casa ma non ho ancora avuto occasione. Questo sembra più nelle mie corde

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  3. Tutte le volte che vedevo il titolo passavo oltre perché sa di Fai da te 😅. Ora che leggo la tua recensione scopro che è un romanzo sulla mitologia greca e questa cosa mi piace 😍

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