Recensione di ” Il vero J. R. R. Tolkien. L’uomo che creò la Terra di Mezzo”

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Autore: Jesse Xander, (traduttore, Daniele Ballarini)

Casa editrice: LEG Edizioni

Anno di pubblicazione: 2021

Genere: Biografia

Trama: “Il vero J.R.R. Tolkien. L’uomo che creò la Terra di Mezzo” ripercorre la vita del famoso linguista e scrittore, partendo dai primi anni di formazione privata in casa, passando poi agli studi condotti a Oxford, per arrivare alla sua storia d’amore con la futura moglie, alle soglie della Prima guerra mondiale, e, infine, al suo fenomenale successo accademico, accompagnato dalla creazione dello straordinario mondo di fantasia della Terra di Mezzo. Questo libro si addentra nella personalità di Tolkien, ne indaga le influenze, i luoghi, le amicizie, i trionfi e le tragedie, evidenziando come la sua vita e i suoi amori, decisamente fuori dal comune, abbiano forgiato i mondi di “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli”. Avvalendosi di fonti contemporanee e di un lungo lavoro di ricerca, Jesse Xander offre una visione unica e a tutto tondo della vita e dei tempi di uno dei più grandi autori britannici.

Recensione: Ho sempre avuto difficoltà  ad appassionarmi alle biografie perché spesso mi risultavano monotone e troppo noiose, preferendo invece documentari. Con questo libro dedicato alla vita di Tolkien ho dovuto invece ricredermi perché è  riuscito ad avere quel qualcosa in più  capace di farmi immergere completamente nella vita di quest’uomo.Partiamo dagli elementi innovativi di questa biografia; oltre alla narrazione degli eventi che hanno  caratterizzato la vita di questo scrittore, l’autore ha deciso di riportare passo per passo le riflessioni degli studiosi che hanno provato a capire come alcuni avvenimenti vissuti abbiano poi influenzato le sue opere. Per cui, ogni volta che emerge un elemento importante nel racconto della storia di Tolkien, subito dopo ritroviamo il possibile riferimento in qualcuno dei suoi lavori e la sua possibile interpretazione.

È  stato bello vedere come Tolkien sia riuscito a “trasportare” nel suo mondo diverse persone che ha incontrato nella sua esistenza, soprattutto quelle a lui più  importanti. Ecco che quindi un’elfa potrebbe essare un chiaro riferimento  alla moglie così come un hobbit in particolare potrebbe ispirarsi al giovane soldato conosciuto durante la guerra.Altro elemento che ha reso la lettura più  coinvolgente è  sicuramente la ricchezza delle foto con cui si accompagnano i capitoli. È  come sfogliare un vecchio album di fotografie e cercare di carpirne tutti i segreti e le emozioni delle persone e dei luoghi rappresentati.Da questo libro, Tolkien emerge come un uomo in tutto e per tutto. Non viene elevato a persona perfetta e lontana dai drammi quotidiani. Lo scrittore sembra esser stato invece una persona sensibile, fragile in alcuni momenti, troppo orgogliosa in altri. Un uomo con tutte le sue difficoltà e debolezze, incapace a volte di chiedere aiuto e di comprendere le persone intorno a lui, soprattutto quelle a lui più care.

È  stato davvero interessante saperne di più sulle figure, significative e non, che hanno ruotato intorno a quest’uomo e come le loro relazioni siano evolute o cambiate nel corso del tempo, a volte peggiorando, a volte migliorando, soprattutto rimarginando vecchie ferite.Non vengono omessi neanche quegli eventi che purtroppo hanno segnato negativamente l’immagine di Tolkien; pur non essendo direttamente coinvolto, alcune persone della sua famiglia sono rimaste coinvolte in ccuse che hanno sicuramente gettato un’ombra nel passato di queste persone.Se siete fan delle sue opere oppure se volete semplicemente saperne di più  su di un uomo che è  riuscito a creare un mondo fantastico dalla A alla Z, ricco di simbolismo e di significati metaforici, non potrete fare a meno di leggere questo libro; uno tra i più esaustivi che io abbia letto fino ad oggi su Tolkien.