Recensione di “Cécité Malaga”

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Autore: Benjamin Lacombe, Francesca Mazzurana (Traduttrice)

Casa editrice: Rizzoli

Anno di pubblicazione: 2022

Genere: Albo illustrato per Ragazzi

Trama: L’artista prodigio era famosa in tutto il Paese. La gente voleva ammirarla e pensava di conoscere la sua leggenda.

Recensione: Apri un libro illustrato, ne sfogli le pagine, le osservi e poi ti fermi a riflettere. Sospiri. Ti senti diversa, cambiata, più  ricca. Ecco quello che ti fa provare Lacombe quando hai a che fare con i suoi capolavori.
“Cécité Malaga” non è  stato da meno, anzi forse è stato un viaggio ancora più  bello e inaspettato.
Come quando ti immergi in un percorso sensoriale, dialogando con il buio e il tuo io più  profondo, così questi volume ti porta a entrare in contatto con la realtà  tua più intima e le tue emozioni più primordiali.
Sono partita col leggere prima la spiegazione finale che lo stesso Lacombe ci ha donato per comprendere a pieno il suo lavoro. Ho trovato importante farlo anticipatamente per carpire, in ogni suo aspetto, il messaggio che l’illustratore voleva regalarci.
Poche parole per raccontarci una storia sentita, vissuta e intensa. Molte immagini per raccontarci ancora di più.

Ho trovato davvero unico il modo in cui attraverso il tatto ( la tipologia di carta diversa), la vista (I colori e la trasparenza di alcune pagine) e l‘udito interiore (certe immagini gridano suoni e sentimenti) Lacombe abbia narrato la storia di Cécité, regalandoci in realtà un pezzo della sua si vita.
Quando un autore mette dentro la sua opera tutto sé stesso, io non riesco a non affezionarmi all’opera e a non emozionarmi.
La trasparenza ha giocato un ruolo fondamentale nel definire il passaggio tra presente e ricordi. Un nuovo modo, ancora una volta sensoriale, di farci entrare nella mente dell’artista e percepire tutto ciò  che voleva donarci.

Non è un’opera che va descritta in ogni sua parte; i disegni di Lacombe ormai li ho celebrati in ogni modo e credo valgano la pena di esser ammirati, in maniera intima. È  un libro che va vissuto, “dentro”.
Donate il giusto tempo e la giusta attenzione a questo piccolo gioiello che parla di dolore, di perdita ma soprattutto di elaborazione e rinascita. Un libro che ognuno di noi dovrebbe avere nella propria libreria, da sfogliare quando si pensa di esser completamente perduti.