Recensione di “La Regina del Nord”

Se vuoi comprare il libro per supportare il mio lavoro ecco il link di affiliazione per AMAZON

Autrice: Anne Lise Mastrand-Jørgensen, Clara Victoria LaCour (Traduttrice)

Casa editrice: Sonzogno

Anno di pubblicazione: 2022

Genere: Storico, bibliografico

Trama: Danimarca, 1363. Margherita ha appena dieci anni quando viene data in sposa a re Håkon VI di Norvegia. Accompagnata e accudita da Kerstin, la sua enigmatica ancella, deve lasciarsi alle spalle la sua bellissima terra natale, l’amato padre, il re Valdemaro IV, e il dolore per la morte improvvisa del fratello Cristoforo. Un unico compito la attende: dare un erede al trono, così da consolidare l’alleanza tra i due regni. Ma quando, nel giro di pochi anni, perde sia il padre sia il marito, Margherita si ritrova da sola a difendere i diritti del suo piccolo Oluf, legittimo erede del grande Nord. Muovendosi in un mondo dove il potere è sempre stato prerogativa degli uomini, la regina lotta contro l’ostilità della corte, le dicerie, le sobillazioni e le continue minacce di guerra per affermare il suo disegno: i regni di Scandinavia devono unirsi sotto un unico sovrano, e quel sovrano dev’essere lei. In questo bestseller, che ha già ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, la scrittrice e poetessa Anne Lise Marstrand-Jørgensen ci restituisce il ritratto di una donna risoluta e vulnerabile insieme, divisa tra le proprie ambizioni e i giochi di potere, combattuta tra la fede e le antiche leggende pagane, tra il dovere della ragione e il misterioso richiamo della natura. Dotata di acume e tenacia, Margherita sfiderà le convenzioni e saprà piegare i pregiudizi a proprio favore, diventando una delle figure più visionarie e lungimiranti della sua epoca.

Recensione: Vi piacciono le storie di donne forti, coraggiose e intraprendenti che, nonostante la loro importanza, hanno avuto poca visibilità? Vi interessano i libri di donne che hanno lottato contro la prevaricazione maschile al potere e si sono affermate per le loro qualità e le loro peculiarità?

La storia della Regina Margherita è tutto questo: una vicenda vera di una donna che è riuscita in un mondo di maschi a governare su ben tre paesi (Norvegia, Svezia e Danimarca) alla fine del 1300.

Devo ammettere che sono la prima a non aver mai sentito parlare di questa Regina. Purtroppo, a mio parere, certe personalità (soprattutto se femminili) sono poco menzionate a scuola e di conseguenza, se non sei un appassionato di storia che colma le lacune con letture personali, non ti imbatti mai nelle loro vicende personali. 

Inoltre il “Nord” è una terra che mi affascina e che da sempre è motivo di mio interesse; questa lettura mi sembrava quella ideale per approfondire un periodo storico e un contesto culturale diverso dal nostro. Inoltre sembra essere un libro a sfondo femminista perché riporta l’attenzione sui motivi per i quali le donne hanno avuto difficoltà per affermarsi e per vedere riconosciuti dei diritti che, solo perché donne, non erano così scontati. 

La scrittura è sicuramente impegnativa e ricercata. L’autrice è minuziosa nelle descrizione e nell’approfondimento di particolari. Vicende storiche documentate, guerre, intrighi politici e molto ancora; non lascia nulla al caso, proprio per permettere al lettore di immedesimarsi completamente nella narrazione e di immaginarsi, senza remore, il mondo di Margherita. Allo stesso tempo però la scrittura non è la mera esposizione di fatti storici realmente accaduti ma è arricchita da uno stile estremamente riflessivo e introspettivo. La narrazione si concentra molto sui pensieri, sulle emozioni e sulle paure di Margherita; non è una semplice figura in un’attenta e dettagliata esposizione di circostanze; è in realtà una protagonista caratterizzata da un’approfondimento psicologico: prima quando è ancora bambina, poi da ragazza e infine quando diventa donna. Nata con lo scopo di soddisfare strategie e bisogni politici, col passare del tempo, riesce a realizzare il proprio futuro, seppur con non pochi ostacoli.

Molto interessante l’analisi che emerge sulla religione e il peso che quest’ultima ha nelle decisioni personali e politiche in un periodo come quello del 1300. Il Credo è come un grande alone che grava su ogni essere umano e che muove i fili dei pensieri delle persone: ogni decisione ha un risvolto intimo e religioso ed è legato al timore e alla paura di veder cadere sulla propria testa la punizione e il castigo di Dio. Ci si muove in un mondo fatto di superstizione, credenze popolari e religiose e timori sovrannaturali; il Cristianesimo si è imposto con forza sui culti considerati pagani e ha bisogno di mantenere un controllo attraverso la paura e la forza. In questo mondo, le donne devono muoversi ancora più cautamente degli uomini perché considerate mezzo di peccato, di tentazione e di strumentalizzazione del demonio. Margherita è una donna estremamente religiosa ma attratta dai culti antichi, che non riesce ad abbandonarsi alle risposte prescritte ma che ha bisogno di domandare e di riflettere sulla realtà (una donna pensante! quale mistero demoniaco!). Questo suo aspetto è quello che spaventa maggiormente gli uomini che la circondano ma sarà anche il suo punto di forza che l’aiuterà a non lasciarsi sopraffare dalle pressioni psicologiche e fisiche dei “maschi” che hanno deciso quasi sempre della sua vita.

Altro aspetto davvero interessante di tutta la lettura è stato l’approfondimento della relazione tra Margherita e la sua dama di corte: il legame tra il “moderno” e il passato, tra il raziocinio e l’emotività, tra la devozione e la libertà in una lotta continua dove il male minore sta nel mezzo, in un connubio di più aspetti a volte contrastanti tra di loro. Il legame di sorellanza che le unisce va aldilà del semplice loro rapporto; rappresenta quella dicotomia tra luce e ombra che caratterizza la lotta interiore di ogni uomo ma che poi trova pace nella resa e nell’accettazione di entrambe le parti.

5+

8 Risposte a “Recensione di “La Regina del Nord””

  1. Concordo su tutto quello che hai detto: lettura ricercata e interessanti dicotomie. Nemmeno io conoscevo questa figura storica prima di leggere questo libro. Un vero peccato perché è stato davvero un bel viaggio, magari ora tradurranno qualche saggio su di lei da qualche lingua nordica

    0
  2. Questo libro dalle varie recensioni che leggevo mi incuriosiva molto. Ma dopo averlo sfogliato qualche pagina in libreria mi è venuto qualche dubbio. Non so se potrebbe rientrare nelle mie corde.

    0
  3. Di solito non sono amante di questo genere, ma mi piacerebbe leggere la sua storia. La conoscevo di nome, ma non ho mai letto niente a riguardo. Grazie per averlo presentato.

    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.