Recensione di “La più bella del Reame”

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Autore: Maria Tatar, Cinzia Ghigliano (Illustratrice)

Casa editrice: Donzelli

Anno di pubblicazione: 2021

Genere: Albo Illustrato per ragazzi

Trama: Come può esserci ancora qualcosa da scoprire nella fiaba più raccontata al mondo? Davvero la bella fanciulla «bianca come la neve, rossa come il sangue e nera come l’ebano» uscita dall’inchiostro dei Grimm ha ancora in serbo qualche sorpresa per noi? Ebbene sì, più d’una – addirittura venti. A svelarcele tutte insieme è una delle più autorevoli voci internazionali sul tema della fiaba popolare e colta come Maria Tatar, dell’Università di Harvard. Dobbiamo a lei la sorprendente raccolta di storie di madri e figlie che si dipanano lungo il filo narrativo della bellezza, fisica e interiore. A dire il vero qualche sospetto ce lo aveva già insinuato Jack Zipes, che a due secoli dalla prima edizione delle Fiabe del focolare dei Grimm ci aveva svelato come nel 1812 l’originaria versione della poi celeberrima fiaba narrasse la persecuzione di una bella figliola ad opera di una madre biologica e non di un’astiosa matrigna. Gli stessi Grimm avevano poi ribaltato lo schema con la versione divenuta canonica nel 1857, e quasi un secolo dopo ci aveva pensato Walt Disney a imprimere sulle pupille di ogni bambino (e adulto) di mezzo mondo le fattezze candide di Biancaneve e, più ancora, quelle oscure e malefiche della sua matrigna.

Recensione: Sono davvero felice di potervi parlare di questo libro che ho trovato stupendo sia nell’aspetto, sia nel contenuto. La più bella del reame non è solo una raccolta di diverse versioni della fiaba che noi tutti conosciamo come Biancaneve. È un’analisi approfondita di tutti quegli elementi che compongono il fulcro di questa storia e si ripetono in tutte le sue varianti, definendone un significato molto più profondo e introspettivo.

La storia di Biancaneve la conosciamo un po’ tutti a grandi linee. Eppure a seconda di dove ci troviamo nel mondo, questa storia cambia, muta e si plasma a seconda dei dettami sociali sui quali si fonda. Eppure emergono elementi ridondanti, fissi e reiterati nel tempo e nello spazio. La Tatar è stata magistrale nel saggio iniziale dove ha fatto emergere tutta la sua preparazione nella studio e nell’approfondimento di fiabe, miti e leggende. Un saggio che approfondisce la contestualizzazione storica, sociale e valoriale della fiaba, ne definisce l’evoluzione e la approfondisce da un punto di vista psicologico.

Ho apprezzato molto l’attenzione per la figura della Matrigna (che in altre varianti, le più arcaiche, sembra essere invece la madre biologica) e il suo richiamo al disturbo narcisistico: pensare allo specchio non può non far pensare a Narciso e alla personalità narcisistica. Ogni elemento o personaggio discusso, è approfondito in maniera introspettiva. Nelle fiabe succedono eventi tragici, violenti e di forte impatto emotivo che sono narrati all’interno delle storie con scopi ben precisi e che poi possono essere stati modificati nel corso del tempo a seconda delle esigenze.

L’analisi della Tatar è accompagnata dall’esposizione di 21 versioni della storia di Biancaneve che assumono tutto un altro significato dopo la lettura delle spiegazioni dell’autrice. Ecco che quindi 21 varianti della stessa storia non annoiano, bensì arricchiscono e accompagnano il lettore in un viaggio dentro e fuori l’immaginario collettivo. Il tutto è poi accompagnato da illustrazioni che arricchiscono un volume curato nei minimi particolari e realizzato come un piccolo capolavoro da esporre con piacere nella propria libreria.

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