Se vuoi comprare il libro per supportare il mio lavoro ecco il link di affiliazione per AMAZON
Autore: Filippo Barbanti
Casa editrice: Bookabook
Anno di pubblicazione: 2022
Genere: Fantascienza, Fantasy, Distopico
Trama: Nel 4021, il mondo è un posto molto diverso da quello che conosciamo. Gli uomini non rivestono più cariche di maggior autorità rispetto alle donne, anzi: sotto il controllo della Strega, le donne detengono il potere e gli uomini sono trattati come esseri di serie B. Gli unici a desiderare la parità sono gli Outsiders, un gruppo di ribelli che lotta contro la Strega. L’unica speranza di sconfiggerla risiede in un ragazzo dai poteri straordinari, Phil, che potrebbe essere la chiave della salvezza o la fonte della rovina.
Recensione: È sempre bello catapultarsi in mondi alternativi tutti nostrani perché ti rendi conto di quanto talento c’è nella scrittura fantasy e fantascientifica che ancora oggi non è valutata come dovrebbe.
Oggi infatti vi voglio parlare di questo primo volume di una saga tutta italiana che non ha nulla da invidiare ad altre più famose.
Partiamo con il genere: difficile da definirsi in quanto è un connubio di diversi mondi, tutti capaci di apportare il loro contributo ad una storia che sicuramente riesce ad amalgamarli in maniera equilibrata. Distopico, fantasy e fantascientifico sono quelli che spiccano maggiormente. Sicuramente il distopico ha dato il via a tutta la storia, focalizzando l’attenzione sul ribaltamento dei ruoli e dei poteri tra uomini e donne. La storia però poi sembra prendere più una piega futuristica, tendente alla fantascienza che mescola, senza troppi problemi, elementi magici tipici del Fantasy ad altrettanti più tecnologici.
Sicuramente il lettore più affezionato ad un genere in particolare come me, all’inizio, si troverà spiazzato perché dovrà spesso contestualizzare scelte, elementi, personaggi e azioni a seconda del genere di riferimento. Non preoccupatevi, perché il disorientamento iniziale poi si dissipa, lasciando spazio alla curiosità e al coinvolgimento.
La storia di Barbanti è una storia che cattura. L’autore è molto bravo nella costruzione di un world building che va oltre la semplice descrizione dei luoghi; si focalizza soprattutto sulla spiegazione di regole, norme, personaggi e sistemi sociali che caratterizzano al meglio il mondo da lui creato.
Ci permette di avere un quadro chiaro di tutta la vicenda, soprattutto grazie anche al primo capitolo introduttivo che spiega il come si sia arrivati ad avere un mondo come quello di “Fight or flight”.
La narrazione passa da momenti riflessivi, che portano anche il lettore ad interrogarsi su elementi sociali che fanno capolino a molte cose del nostro presente, a situazioni più dinamiche e a colpi di scena che danno il via a momenti di azione ricchi e ben costruiti.
In alcune parti a mio parere, soprattutto quelle dedicate a tutta la fase preparatoria della battaglia, si poteva ridurre il carico. Ovviamente questo è un mio parere personale però la tendenza dell’autore a descrivere minuziosamente ogni cosa o evento, in alcuni casi, ha appesantito la narrazione ( vedi il periodo di addestramento del nostro protagonista).
In generale, la storia è ricca di elementi e di particolari ben strutturati che la rendono molto corposa e quindi necessaria di molta attenzione.
Come ho detto prima, questo è il primo volume di una saga per cui, nonostante il libro ci regali davvero molti colpi di scena, sappiamo che alla fine rimarremo con alcuni interrogativi e con situazioni irrisolte.
Il finale tuttavia, permette al lettore di godersi la storia a 360 gradi pur conservando una gran voglia di sapere come proseguirà nel libro successivo.
Un libro interessante anche se non so se faccia completamente per me. Il dispotico è un genere che leggo poco, assieme alla fantascienza.
Vista l’attuale condizione femminile leggere un libro che ci fa passare per le cattive che vanno sconfitte mi fa molto storcere il naso. Di solito questi mix di generi mi piace ma ora come ora non affronterei la lettura di questo libro
Mi piacciono i distopici e sto imparando col tempo a non volere subito per forza il finale della storia, anche se gli autoconclusivi mi danno più soddisfazione. Grazie per la segnalazione
Un libro molto bello mi è piaciuto molto anche a me nonostante che anche io abbia riscontrato qualche poblemuccio
Sembra una lettura molto interessante se poi l’autore è stato bravo nel costruire il world building è già un passo avanti!
Non leggo spesso i distopici , ma quei pochi che ho letto mi sono piaciuti, quindi anche questo potrebbe piacermi in effetti. Grazie
È da un po’ che non leggo fantasy, devo recuperare
Lo tengo in considerazione, uno dei propositi per il 2022 è di leggere più libri italiani
Questo scambio di ruoli mi ispira moltissimo