Recensione di “Elettra”

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Autore: Jennifer Saint, Ginevra Lamberti (Traduttrice)

Casa editrice: Sonzogno

Anno di pubblicazione: 2023

Genere: Mitologia, Narrativa

Trama: La guerra di Troia è stata davvero combattuta soltanto dagli uomini? O ad affrontarla in prima linea sono state le donne – le mogli, le figlie, le sorelle e le madri –, scontrandosi con i loro sentimenti e i loro lati oscuri? Con l’esercito delle passioni, delle gelosie e delle fragilità nascoste? Dopo lo straordinario successo di Arianna, Jennifer Saint torna ad ammaliarci con una brillante rivisitazione del mito, illuminando di nuova luce le vere protagoniste di questa intramontabile tragedia: vediamo bruciare l’ostinazione e la furia di Elettra, la figlia minore di Clitennestra e Agamennone, che attende con lealtà il ritorno del padre e cresce covando rancore nei confronti della madre; sentiamo le profezie di Cassandra, sacerdotessa di Apollo e principessa di Troia, condannate a cadere inascoltate nel vuoto; assistiamo impotenti alla rabbia, al tormento e all’ossessivo desiderio di rivalsa di Clitennestra, incapace di perdonare il marito e di dimenticare il sacrificio di Ifigenia. L’autrice ci racconta una storia di tenacia e ribellione, di donne implacabili che cercano di forgiare il proprio destino, di scalfire l’armatura di un mondo in cui sono gli uomini a dettare le regole, finendo per rimanere intrappolate in un’inestricabile rete di violenza, vendetta e tradimento.

Recensione: Fin da giovanissima ho sempre avuto una passione per l’Iliade; tutti amavano l’Odissea mentre io mi perdevo in quei versi dedicati alla grande Guerra di Troia, agli eroi caduti e agli intrighi. Ero però soprattutto colpita dalla ricchezza di personaggi femminili di spessore e dalla loro profondità in termini di psicologia e di personalità. Ecco quindi che il dialogo tra Ettore e Andromaca acquisisce per me tutto un altro significato, così come la sofferenza di Clitemnestra di fronte alla morte della figlia Ifigenia.

La scrittrice ha migliorato davvero tanto nello stile e nella profondità della sua scrittura, dimostrando di aver maturato una maggiore capacità di analisi e investigazione dell’animo umano. Attraverso questo volume l’autrice ha saputo trasmettermi proprio tutta questa profondità attraverso il racconto di tre voci femminili: Clitemnestra, Cassandra e Elettra.

Le tre protagoniste raccontano quegli anni di guerra senza però soffermarsi sull’aspetto bellico dell’evento; bensì trasmettono tutto il loro vissuto e le loro emozioni legate soprattutto a quei tragici eventi che segneranno per sempre le loro vite. Non è tanto sapere cosa è successo ma più che altro sapere come le tre donne l’hanno vissuto, quali dolori hanno dovuto patire, quali sofferenze e quanta rabbia hanno provato per le ingiustizie subite. È un libro che parla di vendetta, di amore e odio, di solitudine e di passione.

Ognuna con la propria storia eppure condividendo tutte, in un modo in un altro, la stessa sorte. Essere donna, all’epoca e in quella particolare situazione, non era sicuramente facile e bisognava sottostare al volere degli uomini che detenevano il potere. Eppure queste tre donne sono state capaci, nonostante i torti subiti, di cambiare il loro destino e di diventare padrone della loro vita. Nonostante questo però, il dolore ha avutoil sopravvento e alla fine hanno dovuto fare i conti con le loro scelte.

Ho amato la figura di Clitemnestra che straziata dal tormento e dal dolore per la morte di Ifigenia, pianifica la sua vendetta fino al culmine degli eventi. Nonostante riesca nel suo intento però si rende conto di aver perso tutto, allontanando i suoi figli e tutto quello che nella vita poteva farla ancora gioire. La scena del sacrificio di Ifigenia è stata emotivamente parlando molto straziante; Saint è stata capace di trasmettere tutto il dolore di una madre per la perdita della propria figlia e l’angoscia del lutto.

Anche Elettra è un personaggio degno di nota; l’autrice ha prediletto in questo volume ma anche nel suo romanzo precedente, protagoniste scomode, al limite della simpatia per il/la lettore/lettrice. Elettra non è un personaggio che si fa amare con il suo carattere e il suo odio nei confronti della madre; eppure grazie alla bravura di Saint possiamo comprendere i motivi di questo e del perché lei stessa abbia sviluppato un’ossessione di rancore e vendetta nei confronti di Clitemnestra. Una figlia messa in secondo piano dalla morte della sorella, che si sente abbandonata da entrambi i genitori. Elettra cerca di rimanere fedele al mito del padre perché è l’unico appiglio che trova per sentirsi amata e accettata.

Infine abbiamo Cassandra; ho sempre creduto che il suo fosse il personaggio più sfortunato di tutta la storia. Avere la consapevolezza di tutto quello che succederà sia a te sia ai tuoi cari e non venir creduta, penso sia la condanna peggiore. Considerata pazza da tutti, preannuncia più volte la disfatta di Troia e la morte dei suoi abitanti ma nessuno le da ragione e lei si ritrova da sola a dover affrontare il dolore per la perdita inesorabile di tutte le persone a lei legate.

Un libro che espone ancora una volta una storia già narrata attraverso la voce di tre donne che ormai abbiamo imparato a conoscere ma che riesce nonostante tutto ad emozionare e a donare qualcosa di originale e unico a un racconto fin troppo celebre.

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