Recensione “Le Vite dei Santi”

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Autore: Leigh Bardugo

Casa editrice: Mondadori

Anno di pubblicazione: 2021

Genere: Fantasy

Trama: Direttamente dalle mani di Alina Starkov alle vostre, la riproduzione fedele della Istorii Sankt’ya , per permettervi di entrare nelle pieghe più profonde dell’amatissimo universo creato da Leigh Bardugo. Una raccolta di storie che raccontano le vite, i martirii e i miracoli dei Santi a voi più familiari, come Sankta Lizabeta delle Rose o Sankt Ilya in Catene, ma anche le vicende più strane e meno conosciute, come quelle di Sankta Ursula, Sankta Maradi e del Santo senza Stelle. Una collezione resa ancora più preziosa dalle tavole a colori che accompagnano ogni storia.

Recensione: Premesso che non sarà semplice parlarvi di questo libro, perché in realtà non abbiamo di fronte un romanzo, voglio raccontarvi attraverso questa recensione il perché mi sia piaciuto molto e la sua costruzione. Quando abbiamo a che fare con la Bardugo, andiamo a colpo sicuro per quanto riguarda lo stile: una scrittura ammaliante, chiara e incantatrice (degna per cui di un vero e proprio Grisha!) che sa come conquistarvi e come farvi appassionare all’opera in questione.

In questo caso la nostra beniamina ha ricreato l’Istorii Sankt’a che Alina usa come vera e propria guida nella sua avventura e che rappresenta quasi una sorta di “vangelo” per la nostra protagonista. Ci ritroviamo quindi di fronte ad una biografia, divisa per capitoli molto brevi (per cui di facile lettura e apprendimento), ognuno con il nome del Santo in questione come titolo, accompagnati da stupende illustrazioni che ne preannunciano il contenuto.

Ovviamente come ogni testo “religioso”, le biografie sono intrise di leggenda e, agli occhi di un lettore “non fedele” (passatemi il termine!), possono sembrare delle vere e proprie fiabe. Ogni storia inoltre racchiude in sé una sorta di morale e attraverso le gesta del Santo in questione, prova ad insegnare qualcosa ai lettori che si affidano alle parole del libro.

Le chicche però non sono mica finite qui: la Bardugo dispensa qua e la chiari riferimenti alla trilogia Grisha e semina indizi, a volte spoileranti direi, che raccontano le sorti di alcuni dei personaggi che abbiamo imparato ad amare. Una delle cose che mi ha colpito di più è la fantasia tetra dell’autrice; è riuscita a raccontare diverse storie, una più interessante e accattivante dell’altra, con una immaginazione vivida e originale, a tratti però molto inquietante. Come ogni vita da martire che si rispetti, i nostri Santi non hanno avuto sorti così positive: le loro morti sono spesso tragiche, crudeli, direi addirittura macabre (alcune degne dei migliori film Horror!), a rimarcare in maniera decisa il Sacrificio come unica via.

I riferimenti alle vite dei cosiddetti veri Santi delle religioni dei nostri tempi, sono fortissime e neanche tanto velate. Da una parte questo richiamare alla religione contemporanea, ha reso l’opera ancora più reale e ha dato spessore ad un volume che poteva semplicemente sembrare fine a sé stesso. Sicuramente questo libro avrà poco senso per chi non si è ancora immerso nel mondo Grisha ma per chi come me, è rimasto affascinato dalla penna della Bardugo e da tutta la storia da lei raccontata, “Le vite dei Santi” è un gioiellino da avere assolutamente nella propria collezione. È uno di quei libri che arricchisce non solo la libreria ma anche l’immagine fantastica che siamo riusciti a costruirci del Grishaverse e di tutto il sistema politico, sociale e religioso che ruota intorno.

Ovviamente non mi dilungherò sul dirvi quanto le illustrazioni siano belle e siano davvero la ciliegina sopra una torta già di per sé molto buona. Le figure aiutano a far sembrare ancora di più questo libro una raccolta originale di vite di martiri e ti fanno tornare indietro nel tempo quando sfogliavi i libri sacri con figure e immaginavi le storie di quelle persone come nei migliori racconti di fantasia.