Recensione “La Meccanica degli Spiriti”

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La meccanica degli spiriti

Autore: A.J. West, Irene Abigail Piccinini (Traduttrice)

Casa editrice: Neri Pozza

Anno di pubblicazione: 2023

Genere: Narrativa, Gotico, Mistery

Trama: “Belfast, 1914. Finita l’era vittoriana, Inghilterra e Irlanda sono scosse dai cambiamenti. L’inaffondabile Titanic è affondato ormai da due anni, e la morte che ha portato con sé ha alimentato la passione – diffusa specialmente nella classe media – per occultismo e spirisimo. 
Uomo di scienza ma tribolato da infiniti problemi economici, William Jackson Crawford fa parte proprio di quella stessa classe in ascesa. Ingegnere, professore al Municipal Technical Institute di Belfast, è certo che non appena terminerà di scrivere il suo nuovo libro il successo giungerà e, con quello, la fine dei problemi. A interrompere la sua tranquilla vita familiare, tuttavia, giunge la tragedia: la morte dell’unico figlio maschio spinge prima la moglie e poi William stesso nelle spire del circolo di Kathleen Goligher, giovane medium dagli straordinari poteri che impazza in città. Da uomo di scienza qual è, William non può mettere da parte lo scetticismo e la razionalità che accompagnano da sempre la sua esistenza, eppure non può neanche negare ciò che vede e sente: durante le seance, voci dall’oltretomba raccontano segreti mai svelati, riportando a galla traumi di un passato forse non così ben sepolto. Ben presto, dunque, la sua unica missione diventa provare la scientificità del soprannaturale: William Jackson Crawford diventerà l’ingegnere degli spiriti e il suo nome sarà ricordato per sempre. Quello che William non sa, però, è che sta per entrare in un gioco dove ingannati e ingannatori si scambiano continuamente di ruolo, fino a giungere a quella che potrebbe essere la fine… o forse solo un ultimo esperimento. 
Ispirato alla vicenda reale di William Jackson Crawford e della medium Kathleen Goligher, La meccanica degli spiriti è un romanzo gotico che, con una svolta degna del miglior prestigiatore, prende infine le sembianze di una riflessione sulla repressione, la superstizione e la violenza psicologica in un’era in cui le meraviglie del progresso scientifico non lasciavano immaginare restrizioni al campo del possibile. 
E se la morte fosse solo un inizio?

Recensione: Quando un libro si ispira deliberatamente a una storia vera, suscita in me un grande interesse e lo leggo quasi a scatola chiusa. Se poi questo stesso libro è anche del genere paranormal mistery, dalle tinte gotiche, non può di certo mancare nella mia libreria.

Adesso capite bene perché io mi sia incuriosita con la “La Meccanica degli spiriti”;  William Jackson Crawford è esistito veramente e tra il 1914 e il 1920 ha davvero indagato sui poteri paranormali di Kathleen Goligher. La medium di Belfast, proveniva da una famiglia già dedita da tempo alle sedute spiritiche. West riesce, attraverso la storia di queste due figure così enigmatiche e carismatiche, a creare un racconto che vi terrà incollati alle pagine e che vi farà dubitare delle vostre certezze.

Il libro non ingrana subito a parere mio; una buona parte iniziale serve a introdurre i personaggi, a definire molto più chiaramente il contesto storico e sociale e a chiarire le dinamiche famigliari entro le quali poi si svolge la vicenda. Difatti questo non è solo un romanzo storico/paranormal perché sono anche altre le tematiche che vengono affrontate.

La famiglia Crawford sembra dall’esterno una famiglia normale, con qualche difficoltà economica ma con un forte legame e 3 gioiosi figli a rallegrare le giornate. In realtà capiamo fin da subito che la moglie, dedita alla cura dei bambini, è una donna stanca incapace di dire realmente al marito ciò che prova e pensa, devota alla religione e annoiata da tutta la routine. William invece è un ingegnere e uno scrittore, oppresso da fantasmi del passato, sempre immerso nel proprio lavoro e nella stesura del suo nuovo libro, poco attento alle necessità famigliari e sicuramente lontano dal mondo religioso e spirituale. In questa cornice avviene un fatto che stravolge completamente la vita dei due coniugi: muore il figlio più piccolo, unico maschietto della coppia, e questo evento innescherà tutta una serie di eventi che porterà William e la moglie ad avvicinarsi al mondo dell’occultismo elle sedute spiritiche.

La storia sarà capace di farvi credere fino alla fine del libro a cose che non avreste mai immaginato possibili. Proprio nell’ultima parte, invece, metterà in discussione tutte le certezze che avrete consolidato durante la lettura. Il libro è capace di trasmettere l’inquietudine e l’angoscia dei protagonisti, il dubbio e la bramosia di sapere di William, in un crescendo di suspense che trasmetterà al lettore uno stato di ansia e di tensione. 

La rivelazione finale poi è inaspettata e risponderà a diverse domande che vi porrete insieme al protagonista sin dall’inizio di questa avventura. Forse ci sono cose molto più reali e che fanno molta più paura rispetto al mondo degli spiriti e ai morti.

Bisogna tenere a mente che questa non è una biografia romanzata. West ha preso solo ispirazione dalla vita di questi due personaggi per poi creare magistralmente tutta una storia completamente nuova e originale in un’epoca edoardiana che rende le vicende ancora più inquietanti e spettrali. 

Non voglio svelarvi molto perché questo è un libro che va scoperto pian piano, calandosi poco alla volta nelle atmosfere cupe e tetre, al limite dell’immaginabile e dell’occultismo, fino ad arrivare a porsi personalmente la domanda finale: “E se la morte fosse davvero solo l’inizio?”

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