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Autore: Daniele Coluzzi
Casa editrice: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2023
Genere: Narrativa storica
Trama: Una brillante carriera politica, un matrimonio e dei figli a perpetuare la propria gens. È quello a cui aspirano tutti i giovani cittadini romani di buona famiglia. Tutti, ma non Catullo, che vorrebbe percorrere la strada dei suoi amati poeti greci. Nella sua villa di Sirmione, sulle placide rive del lago Benaco, Catullo si dedica agli studi e trascorre le giornate con lo schiavo Giovenzio, amico, confidente e, presto, anche qualcosa di più. Catullo però sogna l’amore di cui parlava Saffo, quello che scuote l’anima e agita le membra. Ed è pronto a scoprirlo, quando la giovane e sensuale Clodia giunge ospite nella sua villa. Ammaliato dal suo fascino, Catullo la elegge musa dei suoi carmi, celandola dietro il nome di Lesbia, e decide di seguirla a Roma. Roma, però, non è Sirmione. È una metropoli seducente e pericolosa. È il luogo dove la maestosità dei monumenti fa da sfondo al vizio e alla corruzione, dove uomini come Cesare o Cicerone hanno costruito il loro potere in modi turpi e spietati. È il luogo dove Catullo, accolto in un circolo di poeti talentuosi e ribelli, si troverà avviluppato in una rete di amori e tradimenti, diviso tra l’amante di sempre, Giovenzio, e l’audace Lesbia. E a volte l’amore si mescola pericolosamente con la morte…
Recensione: A volte risulta difficile immedesimarsi nella vita passata e in epoche che non ci appartengono. Eppure esistono autori che hanno la capacità di trascinare il lettore in un passato lontano e farlo immergere completamente nella vita, negli usi e costumi e nelle passioni dell’epoca. Danielle Coluzzi è uno di quelli: con Odio e Amo ci racconta uno spaccato della vita romana durante l’impero e il vissuto personale di uno dei poeti amati e studiati ancora oggi.
La vita di Catullo, letta sui libri di scuola, sembra essere qualcosa di distante dalla nostra esperienza; in realtà anche il poeta è stato prima ragazzo e poi uomo, ha affrontato un periodo complesso come l’adolescenza e si è ritrovato catapultato nel mondo adulto a fronteggiare gioie e dolori, passioni e doveri.
Uno degli aspetti che ho apprezzato della capacità descrittiva di Daniele, è l’esser riuscito a mettere in evidenza similitudini tra la vita durante l’epoca romana e i giorni nostri. Nonostante le sostanziali differenze, molti eventi che colpiscono il giovane Catullo sono gli stessi che potrebbero turbare un ragazzo di oggi, così come alcuni pensieri e giudizi degli adolescenti del passato, continuano ad essere presenti anche nei giorni nostri. Tutto questo ci fa sentire molto più vicini al poeta in quanto persona e che ci fanno immedesimare nel suo trascorso.
Fulcro di tutto il libro non è tanto il lavoro in sé di Catullo, bensì le sue esperienze e le sue relazioni famigliari, personali e sentimentali che hanno sicuramente avuto un peso anche nella realizzazione delle sue opere. Il Catullo che ci viene raccontato è fortemente legato al suo schiavo personale, Giovenzio, fin dalla sua giovane età e vive con lui tutta la sua fanciullezza e le gioie di questo momento spensierato.. Eppure ci rendiamo subito conto che questo suo legame è in realtà un bisogno che potremmo definire quasi “egoistico” di avere accanto una persona dalla quale ricevere affetto ma allo stesso tempo capace di farlo evadere da quelli che sono i doveri di un giovane romano. Catullo difatti sta solo ritardando un distacco dovuto per ogni ragazzo della sua età e che, nel suo caso, segnerà la sua vita personale e professionale, portando a soffrire molto anche il nostro Giovenzio. In fondo lui resta uno schiavo e, nonostante il profondo legame, non potrà decidere autonomamente della propria vita e fare scelte inerenti ai propri sentimenti, oltre a dover subire sempre il buono e cattivo tempo del giovane scrittore. Nonostante questo, Catullo vivrà tutta la sua vita in bilico tra doveri e sentimenti, tra richieste sociali e passioni, tra amore e ruoli, riversando anche sul suo schiavo quelle che sono state le sue frustrazioni e i suoi bisogni. Ho di molto con Giovenzio e ho provato una tristezza immane per la sua condizione e per i suoi sentimenti fin troppo calpestati. Ovviamente il tutto va sempre contestualizzato nel periodo storico di riferimento e nella cultura dell’epoca.
Altra grande figura importante nella vita di Catullo è stata sicuramente Lesbia, donna già spostata ma musa ispiratrice e compagna clandestina di un amore istintivo e focoso. Con Giovenzio l’amore è quasi immaturo, fresco e inesperto; con Lesbia invece è appassionato, intenso e travolgente. Per lei, Catullo perderà il sonno e la fame e comincerà a scrivere quelle bellissime opere di cui anche noi ci siamo innamorati durante i nostri studi sui classici. L’altro grande amore del poeta è sicuramente la Poesia, al pari degli delle persone da lui amate. Attraverso i suoi scritti, Catullo riesce a esprimere il proprio sentire; nella vita reale risulta quasi impacciato e introverso, restio a voler dire ad alta voce tutti i suoi timori e i suoi sentimenti più profondi. Nella poesia è appassionato, trasgressivo e intraprendente. Ho apprezzato molto queste due facce dello stesso personaggio che spesso sono entrate in rotta di collisione tra di loro e che lo hanno portato a volte a reprimere ciò che realmente voleva esprimere e altre invece a gridarle al mondo intero attraverso i suoi versi.
Altra grande bravura di Coluzzi è la capacità di farci immedesimare completamente negli usi e costumi; durante la lettura, sembrava quasi di poter vedere, sentire e toccare con mano la vita dell’antica Roma. Avendo visitato questa estate la città antica di Pompei, ogni cosa che leggevo sembrava materializzarsi davanti ai miei occhi e risultava molto più famigliare. Un viaggio inaspettato in un mondo che mi ha sempre affascinato e che ho potuto vivere appieno grazie alle pagine di questo emozionante libro.
Non sembrava per me dalla trama ma con la recensione mi hai colpita
Mi ispira molto, la storia di personaggi storici famosi (ancor più se poeti/scrittori) mi interessa molto, ma non sono attratta dai libri strettamente biografici. Una trama un po’ romanzata ma che comprende molte verità storiche è quello che mi si addice.
Forse darò un’altra opportunità a questo autore, non avevo apprezzato molto il suo primo libro