Recensione di “Tokyo Ever After”

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Autrice: Emiko Jean, Isabella Polli (Traduttrice)

Casa editrice: HarperCollins

Anno di pubblicazione: 2022

Genere: Narrativa Ragazzi, Narrativa di Genere

Trama: Izumi Tanaka non ha mai capito se si sente più americana o più giapponese. Non è facile essere una ragazza nippo-californiana, cresciuta da una madre single. Non ha mai conosciuto il padre, ma un giorno per caso Izumi trova dentro un libro un indizio sulla sua identità… e scopre che lui non è altro che il futuro imperatore del Giappone. Questo, perciò, significa che lei è una… principessa! In un attimo Izumi si ritrova su un aereo con destinazione Tokyo per incontrare il padre e scoprire un paese che ha sempre sognato. Essere una principessa però non è tutto gonne e grandi balli, Izumi deve anche fare i conti con parenti ostili, flotte di giornalisti, un imbronciato, seppur affascinante, bodyguard che potrebbe rivelarsi qualcosa di più… e soprattutto migliaia di anni di tradizioni da imparare dall’oggi al domani. Tutto fa pensare che Izumi soccomberà sotto il peso della corona, ma alla fine riuscirà a sentirsi a casa? E soprattutto, vivrà felice e contenta? D’altronde, questa è la sua favola.

Recensione:Esce oggi in libreria (16 settembre 2022) uno Young Adult che è riuscito a conquistarmi dopo davvero tanto tempo. Difficilmente trovo libri dedicati a questo target, capaci di piacermi così tanto come è successo con “Tokyo Ever After”.

Avevo bisogno di una lettura “leggera” dopo alcuni libri difficili che avevo appena terminato; in realtà, pur avendo un’anima divertente, frivola e anche romantica, questo romanzo suggerisce diverse riflessioni e non solo intrattenimento.

Partiamo come sempre dallo stile di scrittura: la nostra autrice ha una penna giovane, fresca e frizzante. Il libro alterna momenti divertenti e ilarità giovanili ad altri più introspettivi e austeri. La penna è adatta al target mirato: non ha una prosa complessa, bensì è godibile e di facile e veloce lettura. La storia di Izumi è uno di quelle storie che vedi in quei film dolci e e divertenti, con una base di commedia romantica ma allo stesso tempo con temi che possono far meditare.

La nostra protagonista, nippo-americana, dopo aver trovato e conosciuto il vero padre, affronterà il suo bisogno di trovare un’identità, di sentirsi “parte” di qualcosa, in un mondo dove per gli altri non sei né troppo Giapponese, né troppo Americana per appartenere appieno ad una delle due realtà. Il suo bisogno di trovare le proprie origini la porterà a mettere in discussione il mondo in cui è cresciuta e a fare i conti con la propria essenza, unica e irripetibile: noi siamo noi, indipendentemente da dove veniamo e da dove saremo in futuro, siamo unici con le nostre peculiarità e questo ci rende speciali. Izumi non scoprirà queste cose da sola, bensì sarà aiutata da un gruppo di amiche speciali e da una madre che cerca di proteggerla pur lasciandole lo spazio per crescere. Imparerà a conoscere il padre e allo stesso tempo a farsi conoscere da lui. Due persone legate dal sangue, mai viste prima, che provano a costruire un rapporto fondato su dubbi, incertezze e differenze culturali.

Tutta la storia è poi condita da quel pizzico di “fiction” da favola che non guasta mai: la protagonista scoprirà di essere una principessa e vivrà diversi momenti difficili ed esilaranti mentre cercherà di capire come si fa ad essere una “Royal”. Non mancheranno gli antagonisti e i colpi di scena che vi intratterranno, senza mai annoiarvi.

Altra cosa che non poteva mancare è sicuramente la storia romantica: da buona appassionata di Manga, questa è la tipica storia che possiamo ritrovare all’interno degli “shojo”. In questo caso il romance non mi ha disturbato e l’ho trovato dolce e godibile. Essendo poi un libro dedicato ai più giovani, la storia d’amore è carina e ricca di momenti sospesi, quel tanto giusto da “trattenere il fiato” più volte durante la lettura.

Ho apprezzato anche la delicatezza con cui sono stati descritti, modi, usanze e costumi giapponesi. Mi ha fatto rivivere quell’ambientazione e quell’atmosfera tipica delle storie che mi piacevano tanto da ragazza e che mi hanno fatto sognare ad occhi aperti quando ero poco più che un’adolescente.

3+

6 Risposte a “Recensione di “Tokyo Ever After””

  1. Non è del tutto il mio genere però ne ho sentito parlare benissimo, credo sia un libro perfetto se si ha bisogno di qualcosa di fresco e che aiuti a staccare 😊

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  2. Tu parlami di Giappone e io ci sono!!! Non conoscevo questa nuova uscita, quindi ti ringrazio molto per la segnalazione, sicuramente lo leggerò, spero presto. 🙂

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