Recensione di “Il Sogno di Ragnar”

Se vuoi comprare il libro per supportare il mio lavoro ecco il link di affiliazione per AMAZON

Autrice: Elisabetta Barberio

Casa editrice: Bookabook

Anno di pubblicazione: 2022

Genere: Romance Storico, Mitologia Norrena

Trama: 845 d.C. L’invincibile Ragnar Lodbróck assedia Parigi insieme ai suoi uomini. L’esercito dei Franchi Occidentali, comandato da Carlo il Calvo, nulla può contro la furia dei Norreni. Ma durante quello scontro accade qualcosa capace di cambiare le sorti della vita del Conte: il lauto bottino che i suoi guerrieri portano a Roskilde, la loro città, include anche Alexandra, una donna affascinante e misteriosa, dotata di grande cultura. Grazie a lei, Ragnar impara che la sete di conquista non si placa solamente solcando mari e razziando territori, ma anche grazie alla conoscenza, avvicinandosi alle lingue, alle culture e alle religioni di altri popoli. Il mondo Franco, da un lato, e quello Norreno, dall’altro, trovano così un punto d’incontro in un amore tormentato e impossibile, come quello che nasce tra Ragnar e Alexandra.

Recensione: Alzi la mano chi, guardando la serie Vikings, non si sia innamorata di Ragnar nonostante il suo temperamento e la sua crudeltà?
Ebbene si, anche io rientro tra le “vittime” del suo fascino; dopo aver terminato le puntate della serie, avevo bisogno di libri che parlassero di questa personalità così emblematica e della cultura vichinga in generale.
Per questo motivo, non appena l’autrice mi ha proposto questa collaborazione, ho subito accettato.
Il libro ruota intorno alla figura di Ragnar e al suo rapporto con Alexandra, rapita durante un saccheggio e divenuta poi elemento e risorsa importante del popolo vichingo.


Sicuramente quello che salta subito all’occhio è il fatto che questo è da considerarsi a tutti gli effetti un romance storico: centrale è la relazione tra Ragnar e Alexandra e l’intreccio di rapporti trai due protagonisti e molti altri personaggi.
Lo stile di scrittura è fluido e lineare. La storia è narrata in terza persona, alternando però i diversi punti di vista. Ecco per cui che l’autrice ci permette di immergerci nei pensieri di Ragnar ma allo stesso tempo, di capire quello che sente e prova Alexandra. A mio parere questo è stato un ottimo stratagemma per inquadrare maggiormente le scelte che i nostri personaggi fanno nel corso degli eventi e per spiegare determinati avvenimenti. Ragnar cos’ come gli altri condottieri, viene umanizzato, dotato di sentimenti e di dubbi, avvicinandolo al lettore e all’immedesimazione.
Altri aspetti che hanno reso la lettura piacevole e di interesse sono stati sicuramente ilcontesto storico e la cornice culturale entro i quali si svolge tutta la vicenda, descritti in maniera ben approfondita e arricchita con particolari interessanti e curiosi. Si nota l’interesse della scrittrice per la cultura norrena e lo studio dietro pratiche, usanze e costumi. Ho apprezzato gli aspetti legati alla vita dei vichinghi e al peso che i ruoli maschili e femminili avevano in comunità di questo tipo.
Per capire a pieno il perché di certi comportamenti, è importante sapere come si viveva all’epoca e quali erano le usanze e le abitudini, in modo da non decontestualizzare atteggiamenti e comportamenti.
Sicuramente, l’elemento che più ho apprezzato in questo volume è quello legato alle vicende storiche che si susseguono e alle imprese di Ragnar nell’affermarsi come unico e grande condottiero vichingo.

Resta però il fatto che questo libro ha principalmente elementi romance. Per gusto personale, sono sempre meno interessata alle vicende amorose ( Ormai lo sapete!) e questo libro focalizza buona parte dell’attenzione sulle relazioni passionali.
Inoltre, pur comprendendo il motivo di molte scelte di Alexandra, non ne condividevo il comportamento nei confronti di Ragnar e di sé stessa. Molte sue decisioni sono state dettate dall’emotività e non dal raziocinio, provocando una catena di eventi destabilizzanti per tutti.


Credo per cui che questo libro sia più di interesse per chi apprezza le storie d’amore, meglio se tormentate, e con una cornice storica ben delineata. Preparatevi per cui ad immergervi nel vortice passionale di Ragnar e della sua cruda bellezza norrena.

3+

7 Risposte a “Recensione di “Il Sogno di Ragnar””

  1. Non sono una grande amante delle storie d’amore, anche se i miei libri preferiti ne contengono sempre una. Devo ammettere, però, che amo molto le cornici storiche, quindi mi segno questo titolo

    0
  2. Il contesto storico mi piace molto anche se confesso di non aver seguito con interesse la serie TV…non so perché ma non mi ha presa.

    0
  3. Non sono molto amante del genere purtroppo, avevo anche provato a guardare la serie tv, ma niente alla prima puntata ho mollato….chi lo sa che magari ci riprovo!

    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.