Recensione di “Scholomance 2 – La prova finale”

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Autore: Naomi Novik

Casa editrice: Mondadori

Anno di pubblicazione: 2022

Genere: Fantasy, Dark Academia

Trama: “Nella saggezza troveremo rifugio”: così recita il motto della Scholomance. Qualcuno potrebbe persino sostenere che sia vero – peccato che qui la saggezza sia difficile da trovare, figuriamoci il rifugio…La nostra amata scuola, infatti, da sempre fa del suo meglio per “divorare” noi studenti, ma ora che sono arrivata all’ultimo anno e mi sono guadagnata in qualche modo una manciata di alleati, mi sono accorta che la Scholomance ha sviluppato un desiderio molto particolare… per me. E sebbene finora sia sempre riuscita a contrastare le ondate infinite di nefasti che mi ha scagliato contro tra un estenuante compito a casa e l’altro, non ho idea di come io e i miei compagni riusciremo a sopravvivere alla prova finale, il giorno del diploma. Certo, io potrei accettare il mio destino, abbracciare la stregoneria nera e salpare per acque molto meno pericolose. Sarebbe facile. Ma non ho intenzione di mollare. Non cederò ai nefasti né al destino. E soprattutto non alla Scholomance. Riuscirò a portare me e i miei amici fuori da questo posto orribile una volta per tutte, fosse l’ultima cosa che faccio.

Recensione:Benvenuti a Scholomance, una scuola di magia e stregoneria sicuramente molto di versa da quelle viste finora. Avendo letto di fila entrambi i volumi di questa saga, devo dire che sono stati giorni in cui mi sono completamente trovata immersa in questa scuola e nel mondo decisamente dark di Novik.

Cominciamo col dire che nel primo volume sono rimasta particolarmente colpita dalla cura dei dettagli con cui la scrittrice ci ha introdotto nella scuola, nella sua dimensione metafisica e nei suoi meccanismi. Cura che Novik ha sicuramente dimostrato anche nel secondo volume, creando un’ambientazione mai banale e soprattutto davvero ricca di particolari, sempre più intricati e unici nel loro genere. Scordatevi una scuola alla Hogwarts: questo è un istituto che ha quasi una vita propria e che può essere messo al pari di qualsiasi altro personaggio. È pericolosa, pensante e soprattutto dimora di mostri e creature che hanno come obiettivo solo quello di divorarvi. Molto interessante la “stratificazione sociale” con cui vengono divisi gli studenti e la stessa struttura piramidale della scuola. Se da una parte questa minuzia nelle descrizioni mi ha permesso di immergermi completamente nel world building, dall’altro mi è sembrato a volte un po’ troppo eccessivo. Nel primo volume mi aveva rallentato la lettura della prima metà del libro. Nel secondo invece l’ho trovata un po’ ridondante in quanto si aggiungevano altri dettagli (a volte superflui) che non erano strettamente legati ai fini della trama.

La scrittura è alquanto singolare: abbiamo un narratore che si rivolge direttamente al lettore; a volte ci troviamo di fronte a frasi indirizzate direttamente a noi, quasi a volerci rendere completamente partecipi della storia. Allo stesso tempo però questo interloquire in maniera così confidenziale fa si che la storia subisca spesso regressioni, dovute soprattutto ai ragionamenti e alle riflessioni della nostra protagonista. Non essendo una grande amante dei flussi di coscienza, devo ammettere che questo mi ha messo a dura prova in entrambi i libri.

I personaggi a mio parere sono invece estremamente interessanti. El, la protagonista, nel primo volume, emerge come una ragazza sola che ha difficoltà a legarsi con gli altri (la scuola di certo non aiuta in questo!) e che fa del sarcasmo e della scontrosità la sua corazza. Nel secondo volume, tutto questo si stravolge: dovrà imparare piano piano cosa vuol dire avere amici e persone a cui si tiene. Se la scuola insegna che è meglio stare da soli, El comprenderà ben presto che l’amicizia salva e che solo aiutandosi reciprocamente, si potrà sopravvivere in un mondo pericoloso come la Scholomance (l’unione fa la forza!). Allo stesso tempo El è una ragazza che non solo deve combattere con i veri mostri ma deve lottare soprattutto contro il peso di una cupa profezia, che la vede come una delle maghe oscure più potenti.

Orion invece è il tipico ragazzo chiuso e introverso che nel salvare gli altri e fare l’eroe, ha trovato la propria dimensione. È stata molto interessante anche la sua crescita e l’evoluzione della sua relazione con El. Oltre ai nostri due protagonisti, abbiamo molti altri ragazzi che fanno parte della cerchia degli studenti. Devo fare tanto di cappello a Novik per aver reso davvero interessanti anche tutti i personaggi secondari. È riuscita nel tempo a dare spessore ad ognuno di loro, facendo emergere poco alla volta le loro storie e i loro sentimenti, non proponendo, come spesso succede, un contesto sociale arido e acerbo.

Altra pecca per me è stata la lentezza dello svolgimento della trama; questo ritmo così lento ha creato in me molta confusione e, nonostante nella seconda parte del secondo volume il registro cambia (ci saranno alcuni colpi di scena che stravolgeranno completamente la storia), le vicende sembrano perdere spesso il passo lungo tutta la sua narrazione, diventando davvero incalzante solo alla fine quando è riuscito a lasciarmi davvero di stucco.

5+

7 Risposte a “Recensione di “Scholomance 2 – La prova finale””

  1. Io ho adorato questo libro, ma non posso non ammettere che tutto quello che dici è vero, dalla lentezza ai flussi di coscienza. Se queste caratteristiche non piacciono, allora meglio lasciar perdere questo libro tanto minuzioso nei dettagli

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  2. Con la Novik ho anche io uno strano rapporto, avevo letto un altro suo libro e nonostante gli argomenti fossero interessanti non ero troppo convinta dallo stile in po’ ostico. Comunque di questi libro sto sentendo parlare molto, sono indecisa se recuperarli o no 🤔

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  3. Questo sicuramente non lo leggerò, il primo non ha convinta per nulla…l’unica cosa che mi è piaciuta è la protagonista forte e senza peli sulla lingua.

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  4. Non una grandissima amante del fantasy, però per esempio a me piace quando lo scrittore si rivolge direttamente al lettore, mi sento più coinvolta.

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