Recensione di “Non ti perdere”

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Titolo: Non ti perdere

Autore: Giada Fariseo

Casa editrice: Lettere Animate

Anno di pubblicazione: 2019

Genere: Romance

Trama: Tea è una studentessa-lavoratrice prossima alla laurea, con le idee ben chiare su ciò che vuole, o almeno così sembrerebbe. Ancora non sa che la sua vita sta per essere travolta da una serie di avvenimenti e dall’incontro con due ragazzi che, in modi diversi, risveglieranno il suo lato più istintivo. Intanto il destino le offre un’occasione irripetibile: un viaggio Oltreoceano per completare la sua tesi sui relocation centers americani. La sua storia andrà ben presto a intrecciarsi a quella di una famiglia di nisei e al dramma da loro vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale. Tea aggiungerà quindi ai propri un nuovo obiettivo, il più importante: trovare risposte a un dubbio durato decenni, cercando di non perdersi dentro un finale tutt’altro che scontato.

Recensione: Col passare del tempo, mi rendo sempre più conto che i romance sono un genere lontano dai miei gusti di lettura e che per questo motivo, non riesco ad apprezzare come dovrei. Inoltre per questo motivo parto sempre prevenuta prima di cominciare a leggere uno o iniziare una collaborazione. La motivazione che mi ha spinto a leggere “Non ti perdere” è sicuramente l’aspetto storico che non è il punto centrale della storia ma che sicuramente l’arricchisce. Vorrei partire col parlarvi proprio di questo: io non conoscevo il dramma dei Nisei e devo ringraziare di cuore questo libro e Giada per avermi fatto conoscere questa parte di storia che mi era oscura (o che forse avevo rimosso). Sicuramente si denota un grande approfondimento da parte dell’autrice sull’argomento e un trasporto emotivo che traspare nelle pagine del romanzo, trasmesso al lettore insieme ad misto di emozioni e sensazioni che accompagnano sempre eventi di questa portata. Il racconto in realtà decolla dopo le prime 150 pagine, proprio nel momento in cui la storia personale della protagonista si intreccia con quella dei Campi di Contenimento americani. Purtroppo la prima parte non mi ha catturato e mi stava facendo perdere interesse per la storia (tenete a mente però sempre la mia difficoltà nell’apprezzamento dei Romance, non dimenticatelo!). Per fortuna, invece la seconda parte mi ha coinvolto maggiormente e mi ha fatto leggere tutto di un fiato la fine del libro proprio per quella voglia di saperne di più. Per quanto riguarda i personaggi, sicuramente quello che mi è piaciuto di più è Chris (facciamo finta che il fascino orientale non mi abbia mai attirato eheheh) perché l’ho trovato un personaggio completo, con diverse sfaccettature e con un passato particolare, diciamo non consono e sicuramente non tipico dei romance stereotipati. Da una parte apprezzo l’aver invertito i ruoli e di conseguenza i pregiudizi, dall’altra avrei apprezzato un approfondimento di questo aspetto, vista la portata del trascorso del personaggio. La protagonista invece non mi è stata molto simpatica fin da subito. Non sono riuscita ad immedesimarmi e l’ho trovata spesso giudicante. Non fraintendetemi, è giovane e a 24 anni per cui ci sta che abbia quel tipo di immaturità, però certe volte si è trovata a fare esternamenti nei confronti di altri personaggi, facendo poi la stessa scelta oppure avendo lo stesso comportamento pochi capitoli dopo. A mia discolpa posso dire che ho provato solidarietà nei suoi confronti quando è stata doppiamente tradita. Credo che il carattere della protagonista sia stata una scelta ben specifica e voluta da parte dell’autrice, mirando forse proprio ad evidenziare una sorta di “bipolarismo” emotivo. Lo stile di Giada, è uno stile fresco e genuino, delicato simile ad una spennellata di acquerello. Avrei preferito comunque certe descrizioni più approfondite e più ricche di particolari, in particolare quelle che riguardavano i luoghi narrati. In compenso è stata sicuramente una lettura piacevole. Mi dispiace che comunque quello che doveva essere lo snodo fondamentale della storia ovvero la storia delle relazioni della protagonista, (perché comunque non si parla solo di amore ma anche di amicizia e famiglia), non mi abbia catturato come avrei voluto. Mi hanno interessato molto di più i rapporti tra Chris e la nonna, oppure quelli tra il ragazzo e i genitori che però secondo me sono rimasti un po’ più marginali rispetto alla storia. Ci tengo davvero a precisare che sia normale tutto ciò perché comunque di un Romance si tratta. Sono sicura che per gli amanti del genere questo libro sia il giusto mix per tenere incollati alle pagine e per trasmettere sensazioni piacevoli. Difatti non mancano nemmeno molte scene di sesso, sempre descritte con la delicatezza di cui parlavo prima, ma con quel pizzico di erotico che per gli amanti del Romance non guasta mai. In aggiunta, un finale davvero inaspettato.

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