Recensione di “L’Incredibile Famiglia Appenzell”

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Autore: Sébastien Perez (Autore), Benjamin Lacombe (Autore), Francesca Mazzurana (Traduttore)

Casa editrice: Rizzoli

Anno di pubblicazione: 2021

Genere: Narrativa illustrata per ragazzi

Trama: Da un matrimonio segreto nasce una famiglia speciale. Questa è la sua storia. Un volume prezioso per un racconto deliziosamente dark che ci parla del diritto di ciascuno a essere “unico” e “diverso”. Con le illustrazioni di Benjamin Lacombe.

Recensione: Avrei voluto farmi registrare quando, aprendo il pacco inviatomi gentilmente dalla Rizzoli, ho ammirato per la prima volta da vicino questo magnifico Albo Illustrato. Ragazz3! Lacombe a mio parere non ne sbaglia una; è anche questo il motivo per cui lo adoro.

Partiamo dalla copertina magistrale: Essendo una storia di famiglia raccontata attraverso delle foto vintage, la cover del libro ricorda molto un vecchio album fotografico. Il cartonato è elaborato con finissimi dettagli che incorniciano una foto di famiglia. Lo stesso cartone è spesso e al tatto molto simile ai vecchi raccoglitori di foto che tutti noi possediamo conservati e dimenticati in qualche mobile.

Le illustrazioni sono l’essenza stessa del mistero e del gotico tipici della matita di Lacombe. Riesce a dare profondità e anima a personaggi che in realtà conosciamo pochissimo ma che attraverso uno sguardo diventano caratterizzati alla perfezione e soprattutto ricchi di spessore. Ecco che gli occhi malinconici di Marie accompagnano quelli più decisi e risoluti di Raymond; la spensieratezza di nonna Eugénie, da piccola, affianca il suo dolore in età adulta. C’è sentimento nei loro sguardi e nei loro occhi. I particolari e la cura del contesto di ogni foto, caratterizza il periodo storico e l’ambientazione immaginativa. Insieme ai colori tendenti al marrone, giallo senape e ocra Lacombe ha donato alle “foto” quell’aspetto antico che crea il giusto pathos per la storia.

Perez a mio parere è stato molto bravo nel giocare sul “vero e non vero”: se leggessimo solo il testo senza accompagnare la lettura alla visione delle immagini, troveremmo a mio parere la narrazione di una famiglia con le sue peculiarità e le sue difficoltà ma comunque pur sempre “tradizionale”. È la combinazione dei due elementi ad originare un immaginario fantastico e a rendere i personaggi così fuori dal comune. Ho apprezzato molto questo “gioco di Ombre” perché è rappresentativo del messaggio che vuole dare: siamo tutti diversi e abbiamo tutti delle particolarità che ci rendono unici. Eppure dipende da come le si guarda o le si legge. La diversità diventa un valore aggiunto che però non differenzia dall’altro.

Credo che per questi aspetti, “L’incredibile Famiglia Appenzell” sia un’esperienza di lettura e di visione che ha molto da insegnare. La normalità sta nell’essere tutti a modo nostro speciali, chi più chi meno. La nostra vita può essere davvero incredibile e magnifica, oppure ordinaria e banale; tutto dipende solo da come la si racconta.

7+

16 Risposte a “Recensione di “L’Incredibile Famiglia Appenzell””

  1. Lo voglio, sono troppo una fanatica di queste cose, mi dà delle vibes stile famiglia Addams o la casa per ragazzi speciali di Miss peregrine

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