Recensione di “Le parole hanno le ali. Vita straordinaria di Emily Dickinson”

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Autore: Jennifer Berne (Autrice), Becca Stadtlander (Illustratrice)

Casa editrice: Rizzoli

Anno di pubblicazione: 2022

Genere: Albo Illustrato, Biografia, Libro per ragazzi

Trama: In una cittadina del New England, in America del Nord, vive una ragazza innamorata delle piccole cose: un petalo, un uccello, un raggio di luce. Piccole cose in cui la sua vivida immaginazione vede specchiate le cose grandi del mondo, i sogni, le illusioni, i desideri, gli affetti. Piccole cose che diventano prodigiose quando lei dà loro vita con le parole. Emily, così si chiama la ragazza, diventerà una poetessa amatissima in tutto il mondo per la sua capacità unica di scegliere parole semplici e farne immagini scintillanti, sorprendenti, che si possono leggere e guardare in infiniti modi.

Recensione: Se pensiamo a Emily Dickinson la immaginiamo ribelle alle regole e alle imposizioni sociali, mentre scrive le sue enigmatiche poesie eppure allo stesso tempo cosi comunicative, dal linguaggio semplice eppure allo stesso tempo muta forme.

La sua poesia non è di facile comprensione eppure affascina ancor oggi: mentre la si legge, si creano, nella mente del lettore, immagini apparentemente slegate tra di loro che richiamano ad un vivere comune, ad una quotidianità che ci appartiene, in un modo talmente puro e arcaico che spesso disorienta e richiede l’aggancio all’esperienza personale per interpretarla. Per questo motivo i suoi scritti non appaiono mai identici ogni qualvolta decidiamo di leggerli; mutano al variare della nostra esperienza intima, della società, del momento di vita.

Per Emily le parole sono e devono restare semplici, spogliate di tutta la pomposità tipica della poesia; sono cariche di significato e man mano che scrive diventano sempre meno numerose e sempre più impregnate di immagini difficili da decifrare.

Il libro sceglie di raccontare la vita di questa donna, di provare a descrivere la sua personalità e la sua modalità di stare al mondo: un modo originale, enigmatico, di controcorrente. Lo fa con poche semplici parole e soprattutto con bellissime tavole illustrate. Credo che questa scelta stilistica sia un omaggio alle doti e alle peculiarità artistiche di questa grande autrice.

Ho trovato questo volume di una delicatezza unica, capace di ammaliarmi con la sua nota nostalgica e con la sua carica evocativa. Difatti alla fine della lettura veniamo a conoscenza del fatto che l’illustratrice abbia voluto rappresentare la casa della Dickinson così come oggi è conservata (adesso è un Museo visitabile).

I colori tenui e i grandi spazi verdi dipinti danno quel senso di libertà ricercata e di sensualità naturale da cui prende ispirazione la scrittrice, in un mondo che la inebria con tutta la sua bellezza, un mondo da cui lei piano piano si allontanerà fino ad una vera e propria auto reclusione.

Emily è stata e sarà sempre una donna di difficile comprensione; tra il fascino della vita e quello della morte, per tutta la sua esistenza si è posta domande e ha vissuto ogni evento con passionalità e trasporto, alla ricerca di quel contatto intimo e personale con sé stessa che noi oggi invece ricerchiamo nei suoi versi.