Recensione di “La Casa della Foresta”

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Autore: Marion Zimmer Bradley

Casa editrice: Harper Collins

Anno di pubblicazione: 2019

Genere: Fantasy

Trama: Il suo nome è Eilan, figlia di una famiglia druidica e dotata della Vista. Il suo destino, da sempre, è quello di diventare sacerdotessa della Dea, custode della Casa della Foresta e dell’Isola Sacra, il futuro regno di Avalon. Ma Eilan, durante le celebrazioni di Beltane, ha scelto una strada diversa. La strada della ribellione e dell’amore. Si è infatti innamorata di Gaius, un soldato di sangue misto che è arrivato in Britannia con le truppe romane per soggiogare l’antica terra dei Druidi. Ma quando la Somma Sacerdotessa muore, Eilan è designata come sua erede. Dovrà diventare Signora della Casa della Foresta o seguire il suo cuore? Solo il potere della Dea potrà aiutarla a districarsi nella sorte crudele che il Fato sembra aver disegnato per lei… Il secondo volume del Ciclo di Avalon, ambientato ai tempi dell’invasione romana in Britannia nel I secolo d.C., narra eventi avvenuti circa quattrocento anni prima rispetto ai fatti di Le nebbie di Avalon

Recensione: Da quanto tempo non leggevo un fantasy così favolosamente classico e così appassionante allo stesso tempo. La casa della Foresta è un mix di storia, di fantastico e di mito che saprà conquistarvi fin dal primo capitolo. Partiamo innanzitutto dallo stile di scrittura. Qui signori e signore abbiamo a che fare con una scrittrice di alto livello. La Bradley sembrava nata per scrivere questo genere di storia. La sua sua scrittura risulta ipnotica, ammaliante ed evocativa. Ogni avvenimento descritto prende forma nella nostra testa, trasportandoci in un mondo di altri tempi che magicamente diventa il nostro. Ci sentiamo partecipi delle vicende narrate, gioendo e soffrendo insieme ai personaggi. Inoltre la Bradley aveva un’accuratezza assai maniacale per i particolari storici e per la descrizione di aspetti che arricchivano il contesto, rendendo il world building praticamente perfetto. Per quanto riguarda i personaggi, ognuno è caratterizzato alla perfezione. Li vediamo crescere nella nostra mente con i loro tratti psicologici, i loro sentimenti e le loro emozioni. In alcuni momenti ci affezioniamo a loro, tifiamo per loro e in altri invece li odiamo. Resta il fatto che alla fine del racconto, ci mancheranno come degli amici con cui abbiamo intrapreso un percorso. Complice il fatto che son sempre stata affascinata dalla storia antica romana e norrena, in questo libro ho trovato tutto quello di cui avevo bisogno per immergermi in un’avventura fatta di dei, di sacerdotesse di druidi e di legionari. Ho apprezzato molto la protagonista Eilan perché, nonostante alcune volte non condividessi le sue scelte, ogni decisione presa era fatta in virtù di un bene superiore, alcune volte a discapito anche del suo bene e dei suoi sentimenti. Dedita al sacrificio, a mio parere è stata la più coraggiosa, mettendo anche da parte amore, maternità e famiglia pur di raggiungere la pace per il proprio popolo. Consiglio questo libro ai veri amanti del fantasy vecchio stile, di storie molto più simili alla realtà storica che alla fantasia e di personaggi di altri tempi, con valori molto più alti di quelli che solitamente troviamo in libri di contemporanea. È vero che la storia d’amore è presente ma in questo libro la fa da padrone la forza femminile (argomento trattato spesso dalla Bradley) in tutte le sue sfaccettature e rappresentata in ogni suo aspetto dalle innumerevoli protagoniste donne che gravitano intorno a questo mondo. Non ci sono eroine; ci sono solo donne che attraverso le loro scelte segneranno la vita di molti e che consapevolmente definiranno anche le sorti del loro mondo. In poche parole, se non lo avete ancora letto, cosa state aspettando?

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