Recensione di “Chiamata dall’inferno”

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Autore: Elisa Averna

Casa editrice: Dark Abyss

Anno di pubblicazione: 2022

Genere: Suspense, Terrore

Trama: Lui sa tutto di lei. Ne conosce le abitudini, la famiglia e i molti peccati di gioventù. Ha disseminato di microspie la villetta in cui Jessica vive, il suo perfetto idillio da signora per bene. Lei non sa chi sia lui. Ogni giorno, quell’uomo misterioso le telefona e le impone prove ispirate ai peccati, minacciando ritorsioni sui suoi cari in caso di fallimento. Ogni prova è un indizio che lui concede per farsi identificare, ma se lei non riuscirà a capire chi sia, dovrà incontrarlo. I giorni che avrà a disposizione saranno nove, come i gironi danteschi. Lui obbligherà Jessica a scendere nell’Inferno più nero e profondo: quello della propria coscienza.

Recensione: Finalmente sono tornata, dopo le vacanze estive, con una recensione. E si! Sono mancata qualche giorno dal Blog perché avevo bisogno di una pausa e di passare del tempo con la mia famiglia che purtroppo non posso vedere spesso.

Avevo terminato, prima delle ferie, la lettura di “Chiamata dall’inferno” e non vi avevo ancora scritto il mio parere. Comincio col fare i complimenti alla Casa Editrice che si è buttata in un genere completamente di nicchia come il suspense e il terrore, sia per quanto riguarda gli scrittori, sia per quanto riguarda i lettori. Sono molto contenta delle loro proposte perché oltre a trattare generi spesso erroneamente demonizzati, propongono stili narrativi davvero originali.

Con questo libro mi sono approcciata ad uno stile completamente nuovo: difatti nel libro abbiamo solo dialoghi e nient’altro; ci troviamo completamente immersi nella storia grazie alle sole e uniche parole dei personaggi che si alternano in una sequenza continua di discorsi.

Ritmo narrativo, contesto e caratterizzazione sono dati dalle parole dei protagonisti, in un crescendo che trova il culmine al termine della storia.

Chi, come me, ha un’età un po’ più avanzata ricorderà sicuramente la serie di film cult degli anni ’90 ovvero “Scream” (ne andavo matta, soprattutto per il trash :D); questo libro mi ha ricordato molto l’inizio del primo film.

Difatti la nostra protagonista riceverà una chiamata da uno sconosciuto che le stravolgerà completamente la vita e che la trascinerà in un incubo senza fine.

Ho trovato questa idea davvero originale e soprattutto molto interessante da sviluppare attraverso una forma completamente nuova come quella dei dialoghi. Man mano che si procede nella lettura, telefonata dopo telefonata, si aggiungono particolari maggiori, ipotesi e dubbi necessari a capire chi si cela dietro la cornetta e soprattutto il perché di questo gioco perverso.

Lo stile di scrittura inoltre è reso, in questo modo, molto semplice e la lettura è risultata più scorrevole, tanto da farmi terminare la lettura nel giro di un giorno e mezzo.

Veniamo però agli aspetti che mi sono piaciuti meno. Innanzitutto credo che l’autrice si sia sbilanciata troppo nelle conversazioni tra protagonista e “cattivo” della storia. Da certi elementi, ho capito quasi subito chi era il misterioso torturatore, pur non avendo invece trovato indizi per capirne le motivazioni (comprensibili solo a fine storia, quando lui stesso deciderà di rivelarle).

Inoltre penso che l’autrice avrebbe potuto osare di più. La protagonista dovrà affrontare di volta in volta delle prove che poi, sulla base della buona o non riuscita, potrebbero mettere a rischio lei o altri membri della famiglia. Sarà che ormai sono avvezza alle storie di suspense, mi sarei aspettata scene più forti e intense, capaci di impressionarmi. Sicuramente l’aspetto delle telefonate anonime mette ansia anche al lettore però quel tocco di dark in più non sarebbe guastato.

Detto ciò, se volete avvicinarvi al genere senza però leggere qualcosa di troppo cruento, questo libro fa per voi; se invece siete amanti del genere vi invito a leggerlo per apprezzare la novità e l’originalità dello stile narrativo.

4+

8 Risposte a “Recensione di “Chiamata dall’inferno””

  1. È di certo un libro particolare, dalla trama mi attira! Peccato per le piccole pecche ma c’è sempre spazio per migliorare 😊

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  2. Scream era davvero trash, ahahah, è vero! Però siccome l’horror non troppo cruento mi piace, ti ringrazio per la nuova proposta 🙂

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