Recensione di “Caccia alla grande Volpe”

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Autore: Justin Edwards, Flavia Sorrentino (Iluustratrice), Paolo Maria Bonora (Traduttore)

Casa editrice: Rizzoli

Anno di pubblicazione: 2022

Genere: Avventura e Mistery per ragazzi

Trama: A tredici anni Flick Lions è un’esperta di illusionismo; del resto suo padre, scomparso in circostanze oscure, era un grande mago. Per questo decide di partecipare a una gara televisiva in cui il premio in palio è nientemeno che l’eredità della Grande Volpe, un celebre illusionista senza discepoli. Non le è difficile passare le selezioni e assicurarsi un posto nella competizione. L’antica villa in cui si svolge la sfida è tutto tranne che ordinaria, tra pareti mobili e un ascensore parlante, ma sono i misteri da risolvere e gli indizi da trovare a renderla davvero unica. Le due squadre di concorrenti si affrontano in una gara di astuzia e velocità: devono svelare per primi i trucchi che si celano dietro numeri grandiosi. Uno tra tutti? La sparizione della Statua della Libertà. Flick però non è lì tanto per vincere la competizione quanto per un segreto che cambierà per sempre il mondo della magia. E per trovarlo è disposta a tutto. Tra inganni e illusioni, “Caccia alla Grande Volpe” ci trascina in una gara senza esclusione di colpi, in cui s’intrecciano coraggio e vendetta, magia e avventura. 

Recensione: Avete presente quando sentite la necessità di una lettura piacevole, fresca e semplice nella sua scrittura senza però dimenticare di riflettere e ragionare su temi importanti e di attualità? Quando sento di aver bisogno di questo, mi vengono in aiuto le letture per ragazzi che con un mix di freschezza giovanile e argomenti riflessivi, sanno essere una valida alternativa alle letture un pò più corpose e impegnative.

“Caccia alla Grande Volpe” rientra a pieno titolo in questa categoria e mi ha aiutato in questi due giorni di pesantezza mentale, a rilassarmi e a trovare spunti di discussione da argomentare con i ragazzi con cui lavoro. 

Questo libro utilizza l’espediente della magia e del mistero da risolvere per toccare contenuti molto più corposi come quelli della disabilità, della diversità e dei pregiudizi. 

la nostra protagonista non è solo l’eroina della storia ma lo è anche nella vita: in seguito a un incidente, ha subito l’amputazione di una gamba e nonostante il primo periodo estremamente difficile di accettazione della condizione e di elaborazione della perdita, trova nella sua passione più grande ereditata dal padre, la magia, la forza per rialzarsi e per affrontare la vita quotidiana con tutti i suoi pro e i suoi contro. I contro sono perlopiù fatti di cattiveria altrui, di pregiudizi rispetto alla sua condizione e di atteggiamenti di cliché e luoghi comuni.

Flick deve affrontare anche la perdita di un genitore: il padre sparisce e la famiglia non sa né dove sia né cosa gli sia successo. La ragazzina, che è estremamente legata al papà, farà di tutto per capire cosa è successo e per riscattare l’immagine del genitore. 

La storia è molto avvincente perché chi come me non è esperta/o di Magia e Illusionismo, si ritroverà a risolvere enigmi, a carpire i segreti dei trucchi più particolari e a venire a capo di un enigma legato alla figura della Grande Volte, uno degli illusionisti più conosciuti.

Questa storia mi ha ricordato tanto, attraverso la sua struttura narrativa, “La fabbrica di Cioccolato”: dei ragazzi che dovranno affrontare delle prove per vincere un “Premio” con una figura mistica che aleggia dietro la Maschera della Grande Volpe e che poi si rivelerà essere una personalità alquanto singolare. Il tutto si svolge poi in una casa davvero unica nel suo genere, costruita di proposito per la prova, con labirinti, trappole ed enigmi da risolvere. I ragazzi che partecipano alla gara inoltre incarnano le due tipiche fazioni delle storie di avventura e mistero: abbiamo i buoni e i “cattivi” che poi, conoscendo meglio, appariranno ai nostri occhi come giovani con carenze affettive e bisognosi di attenzioni. 

A mio parere, questo libro è il mix perfetto per far appassionare i ragazzi alla lettura con una storia avvincente, per nulla banale o noiosa, capace però di rimandare la lettura su tematiche di attualità e sull’importanza di comprensione altrui, sull’accoglienza della diversità come elemento di arricchimento personale. 

4+

7 Risposte a “Recensione di “Caccia alla grande Volpe””

  1. Wow, non mi aspettavo tante tematiche importanti in questo libro, lo avevo un po’ snobbato, ma ora sembra proprio che io debba recuperarlo

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  2. Sembra davvero bellissimo, adoro che abbia tante tematiche e anche che ti abbia aiutato in questi momenti un po’ pesanti

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  3. Anche a me piacerebbe una lettura piacevole e scorrevole che possa farmi compagnia. Grazie per la proposta, potrebbe aiutarmi in questo periodo di stallo!

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