Recensione di “Le guerriere che sfidarono l’oscurità”

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Autore: Namina Forna, Daniele Valentina (Traduttore)

Casa editrice: Mondadori

Anno di pubblicazione: 2023

Genere: Fantasy

Trama: Sono passati ormai sei mesi da quando Deka ha liberato da un sonno secolare le antiche divinità di Otera, scoprendo al contempo la verità su di sé e il proprio scopo nel mondo. Ora nel regno imperversa la guerra, ma la battaglia è soltanto all’inizio. Esiste infatti una forza oscura, sinistra e senza pietà, che minaccia l’umanità intera e Deka e le sue sorelle di sangue devono fermarla a tutti i costi. Ma, a mano a mano che sviluppa nuove abilità, la ragazza è costretta a fare i conti con una verità scomoda: lei potrebbe essere al contempo la chiave per la salvezza di Otera ma anche la sua più grande minaccia. E questo non è l’unico segreto che le dee le hanno tenuto nascosto.

Recensione: Come ci svela la trama stessa, sono passati mesi da quando abbiamo lasciato Deka e il gruppo di compagni di battaglia, pronti ad affrontare insieme il destino di Otera. Per me invece sono passate solo poche ore dalla fine della lettura del primo volume e l’inizio del secondo per cui devo dire che non è stato semplice adattarmi al salto temporale e rientrare nel vivo della narrazione.

Avevo lasciato una ragazzina che, dopo diverse vicissitudini estremamente dolorose, aveva intrapreso, non per propria volontà, un percorso di crescita e di cambiamento, di presa di consapevolezza di una grande forza e di poteri sconosciuti, adempiendo al proprio destino e al ruolo attribuitele dalla grande guerra.

Eppure, in questo secondo volume, mi ritrovo a fare i conti con una donna matura, con una maggiore padronanza di sé stessa e con una forte voglia di sapere, decisa a non farsi più raggirare da bugie e inganni.

Subito ci ritroviamo nel vivo dell’azione e questo sarà un elemento che ci accompagnerà per tutto il racconto: alterniamo brevi momenti di riflessione, perlopiù intrisi di verità scomode e di scoperte dolorose di Deka, a momenti di battaglie e di scontri all’ultimo sangue. Spesso dovremo tenere il fiato sospeso per paura di perdere quel personaggio a noi caro perché il rischio è sempre dietro l’angolo e nonostante l’evoluzione dei poteri delle nostre guerriere, la realtà non sempre è come sembra e il nemico è ancora più grande di quello che ci si immagina.

Una delle cose che ho apprezzato maggiormente (cerco di dirvelo ovviamente senza fare spoiler, dato che questo è un secondo volume di una trilogia!) è il completo ribaltamento che la storia subisce in questo libro. Nel primo ci vengono date determinate informazioni e ci vengono introdotte delle teorie che noi diamo per vere in modo scontato. In questo secondo volume dovrete tenervi pronti a mettere in discussione qualsiasi vostra certezza; insieme a Deka, difatti verremo a conoscenza di ulteriori elementi che rovesceranno completamente tutto il sistema e tutto ciò che credevamo nel giusto, potrebbe alla fine rivelarsi di tutt’altra natura. Detta così, potrebbe crearvi solo confusione ma fidatevi se vi dico che questo libro è riuscito a rappresentare diversi momenti di stravolgimento della trama e innumerevoli colpi di scena che hanno reso la storia sicuramente non scontata e banale.

Altra cosa che ho apprezzato è stata la ricchezza di temi importanti soprattutto in merito alla parità di genere e all’accettazione della diversità altrui. Ormai sono dell’idea che il fantasy si presti bene a questo tipo di messaggi e attraverso racconti di questo tipo, che gravitano un po’ tra il genere puro e il distopico, si possono portare alla luce molti spunti di pensiero.

Se da una parte, soprattutto nel primo volume, abbiamo un mondo completamente imperniato di patriarcato e fortemente maschilista, dall’altra abbiamo un esaltazione del femminile che però rischia di sfociare nel fanatismo. La nostra protagonista non solo si troverà a fare i conti con tutto ciò che l’ha oppressa e che ha cercato di distruggerla per paura e incomprensione; dovrà combattere anche con idee distorte di supremazia e di estremismo, altrettanto intolleranti.

I personaggi sono molti in questo secondo volume: oltre ai soliti che già abbiamo conosciuto nel primo, si aggiungono tanti altri che appaiono e scompaiono durante tutta la narrazione ma che sono caratterizzati da un ampio ventaglio di caratteristiche, qualità e da un arcobaleno d’identità di genere.

A questo punto mi preme mettere in evidenza un aspetto che invece ho apprezzato meno. Credo che a volte il troppo, stroppi. L’autrice secondo me ha voluto mettere eccessive rappresentazioni diverse in una sola volta: va bene dare spazio a tutte le possibili varietà di persone che possono esistere, in particolare in un mondo fantasy, ma in un solo libro risulta eccessivo perché sembra quasi che abbia voluto “accontentare” tutti (passatemi il termine, please!); per questo motivo, alcuni personaggi mi sono risultati fin troppo forzati e superflui ai fini della storia principale.

Altra cosa che mi ha lasciato un po’ interdetta è il continuo bisogno di dover far “coppia” (non mancano le virgolette in questa recensione!). Ogni personaggio sembra trovare la propria anima gemella in questa storia, quando invece non necessariamente avevamo bisogno di tutte queste love story all’interno di una narrazione come questa; capisco il velato romance, soprattutto per quanto riguarda la nostra protagonista, ma per gli altri potevamo sicuramente farne a meno (o perlomeno io!).

Ultima nota dolente a mio parere è la povertà descrittiva di ambientazione e contesto storico. La caratterizzazione dell’organizzazione sociale, così ben definita e importante, faceva ben sperare in un’altrettanta dettagliata rappresentazione del world building. Invece purtroppo sono rimasta delusa e ho cercato di immaginarmi il mondo in cui ero immersa con i pochi dettagli forniti dalla scrittrice nei due libri.

Detto ciò, anche questo secondo volume è stato godibilissimo. Dopo il primo, prevalentemente introduttivo, ci ritroviamo in un secondo molto più movimentato e con plot twist davvero inaspettati fino a un cliffhanger finale importantissimo e sconvolgente. Inoltre questo è un racconto caratterizzato non solo da elementi magici e da poteri soprannaturali ma soprattutto da relazioni, dall’amicizia e dall’unione dei nostri protagonisti che nel loro forte legame, troveranno la forza di ribellarsi a un mondo che ha cercato di ingannarli fino all’ultimo. Ora non mi resta che aspettare l’uscita del terzo volume e vedere cos’altro Namina riuscirà a togliere dal suo meraviglioso cilindro.

5+

6 Risposte a “Recensione di “Le guerriere che sfidarono l’oscurità””

  1. Peccato per il world Building che mi piace assolutamente fitto e descrittivo. Per il resto comunque mi incuriosisce

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  2. Ma bellissimo questo libro, mi ispira
    Anche io odio quando un autore caccia qualsiasi tematica nella storia. Perché sia utile parlare di un argomento, deve essere ben trattato. Un libro non vale meno se non parla di ogni problema dei giorni nostri!

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  3. Mi trovo d’accordo con gli altri commenti. Tante volte buttare dentro troppi elementi e tematiche diverse un po’ disturba. Come se si volesse per forza prendere una fetta di pubblico maggiore. Ma facendo così può suscitare l’effetto contrario.

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