Recensione di “Sorelle Brontë – Jane Eyre”

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Autore: Sorelle Brontë

Casa editrice: Oscarvault

Anno di pubblicazione: 2020

Genere: Romanzi di Formazione

Trama: Da Cime Tempestose, a Jane Eyre, passando per Agnes Grey, fino ai meno noti L’angelo della tempesta, La Signora di Wildfell Halle Shirley, le tre sorelle Bronte ci hanno lasciato romanzi immortali , capolavori della narrativa ottocentesca pieni di pathos e emozione, ciascuna con la propria voce. A questi romanzi si aggiungono i sublimi versi nei quali rivive tutto il fascino della natura selvaggia delle brughiere dello Yorkshire, tra distese d’erica, roccia e foschia. Questo volume offre l’occasione per riscoprire tre voci femminili originalissime nel panorama letterario, tra incanto, disperazione, e il desiderio insopprimibile di affermare la propria identità.

Recensione: Quale occasione migliore se non l’uscita di questo capolavoro poteva farmi recuperare una lettura importante come questa? Ho deciso di leggere Jane Eyre perché la storia, nonostante la vena romance, mi ha attratta e sapevo da altri pareri quanto questo libro fosse un’icona della letteratura dedicata all’emancipazione femminile. Charlotte Brontë pubblica questo romanzo per la prima volta nel 1847 e oltre ad aver riscosso un grande interesse, è rimasto uno di quei classici senza tempo capace di segnarti e di farti riflettere su diversi aspetti. Partiamo come sempre dallo stile di scrittura dell’autrice; sicuramente di altri tempi ma con una poetica e una fluidità descrittiva inimmaginabile. La Brontë riesce ad essere minuziosamente attenta ad ogni piccolo particolare, sia nella descrizione dei luoghi, sia in quella dei personaggi e delle loro emozioni. Non hai bisogno di immaginare perché lei riesce a creare nella tua mente l’immagine vivida di quello che intende descrivere. La sua penna trasmette passione, entusiasmo e coinvolgimento, facendoti vivere in prima persona ogni sensazione e ogni avvenimento. Le parole scelte non sono mai pompose, altolocate o saccenti; la scrittura della Brontë è ricercata ma semplicemente bella anche dal punto di vista stilistico. Dalla sua vena creativa poi è nata una protagonista come Jane! Sicuramente a mio parere una delle più belle figure femminili mai descritte. La potremo definire una vera e propria eroina dell’ottocento capace di essere forte, combattiva e audace in un periodo in cui le donne dovevano solo rimanere al “loro posto” e sottomettersi al volere di uomini e della società in generale. Era impensabile immaginare una donna fare scelte fuori dal comune, incondizionate e sopratutto personali senza nessun tipo di costrizione oppure senza nessuna influenza sociale. Sicuramente Jane Eyre ha avuto una vita difficile e ha dovuto affrontare diverse avversità sin da bambina. Nonostante gli anni passati con la zia e i cugini poco amorevoli, gli anni di collegio e quelli di lavoro duro e in condizioni sfavorevoli, Jane non è mai venuta a patti con se stessa, non ha mai abbandonato il suo coraggio e ha mantenuto il suo carattere forte e fiero, continuando a pensare con la propria testa e dimostrando di esser capace in ogni situazione. Ovviamente la parte centrale di tutto il racconto è la storia d’amore (e lo sapevo, non potevo tirarmi indietro!). Anche in questo caso, nonostante la sfortuna di essersi innamorata di un uomo già sposato, Jane non si è data per vinta, non ha accettato un destino prestabilito e ha preso in mano le redini, dimostrando ancora una volta di essere una donna caparbia e con un coraggio impensabile per quei tempi. Diciamo che Mister Rochester non ha esercitato grande fascino in me. Il suo essere inizialmente così altezzoso me lo ha reso antipatico fin da subito e nonostante poi abbia cambiato atteggiamento, non sono riuscita ad apprezzarlo come avrei dovuto. Inoltre capisco i tempi e capisco le scelte prese nei confronti della propria moglie; quello che non ho gradito è come ha potuto tenere all’oscuro di tutto Jane, pur essendosi dimostrata una donna diversa dalle altre, libera e indipendente. Ho sicuramente compreso la scelta di Jane e ho invece storto un po’ il naso per la fine del romanzo. So che molti mi criticheranno per tutto ciò ma, pur sapendo già come sarebbe andata a compiersi, avrei preferito un altro tipo di finale per questa storia (si lo so, sono davvero poco romantica). Oltre all’ottima descrizione psicologica dei personaggi, la Brontë è stata eccezionale nell’analisi storica e fisica dell’Inghilterra dell’ottocento. Sicuramente tutta la bravura descrittiva, non la si vede solo nell’analisi di tutti i personaggi, compresi quelli secondari; viene esaltata anche dalla approfondimento vivido e realistico di luoghi, eventi e abitudini dell’epoca. Ci troviamo catapultati nel mondo di Jane e viviamo insieme a lei quel pezzo di terra e di storia. Infine posso dire di esser davvero contenta di aver recuperato questo classico e di aver avuto la possibilità di farlo attraverso questa opera stupenda della Oscarvault. Capolavori della letteratura come questi devono essere esaltati anche graficamente e devono essere presentati in forme curate in maniera minuziosa che ne esaltino il potere comunicativo e formativo. I colori di questa edizioni sono eleganti, delicati e sofisticati al punto giusto. Adoro come la tipologia di carta tipica dei Draghi Oscar si adatti perfettamente ad una ristampa di classici; difatti da quel tocco di antico necessario alla realizzazione di un’edizione affine ai romanzi contenuti. Altra chicca è l’impaginazione. L’averlo impaginato in due colonne per pagina ricrea quell’aspetto tipico dei libri vintage e un po’ antiquati. Inoltre il carattere scelto per titoli e per inizio paragrafi rafforza questa immagine. Devo dire poi che le illustrazioni inserite danno quel tocco in più, quella ciliegina sulla torta che fa diventare il tutto molto più realistico. Mi complimento ancora con la Oscarvault per aver fatto davvero un ottimo lavoro con quest’opera. Questo drago è sicuramente all’altezza di romanzi straordinari come quelli delle Sorelle Brontë.

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10 Risposte a “Recensione di “Sorelle Brontë – Jane Eyre””

  1. Finalmente ho acquistato anch’io questo libro. Dal mio rivenditore di fiducia. Che detta tra noi mi fa più sconto lui che Amazon.

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  2. Sai che io non ho mai apprezzato molto le sorelle Bronte? Però l’edizione della Oscar Vault è stupenda, niente da dire

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