Recensione di “Il corvo della notte”

Se vuoi comprare il libro per supportare il mio lavoro ecco il link di affiliazione per AMAZON

Autore: Johan Rundberg, Francesca Sophie Giona (Traduttrice)
Casa editrice: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2023
Genere: Mistery, Thriller, Narrativa per Ragazzi

Trama: Stoccolma, 1880. In una notte gelida e silenziosa, un ragazzino bussa al portone dell’orfanotrofio pubblico. Tra le braccia stringe un fagotto che dice di aver strappato all’Angelo Nero. Avvoltolata in quella stoffa riposa una neonata che il ragazzo affida a Mika, una bambina di undici anni che vive nella struttura prendendosi cura dei piccoli orfani. Per guadagnare qualche soldo in più, Mika lavora anche alla Cappella, un pub nelle vicinanze. Ed è proprio lì che una sera sente due poliziotti parlare del loro ultimo caso: un uomo rinvenuto in fin di vita che, prima di esalare l’ultimo respiro, ha confessato il nome del suo omicida, il Corvo della Notte, un assassino che in passato aveva terrorizzato Stoccolma, ma che poi era stato catturato e giustiziato. Come è possibile che ora il suo nome sia ricomparso? Ci sarà qualche legame tra lui e l’Angelo Nero? Mika viene coinvolta nell’indagine. E mentre tra lei e l’agente di polizia Valdemar Hoff nascerà un’amicizia speciale, una catena di eventi la metterà in un pericolo più grande di quanto abbia mai potuto immaginare. 

Recensione: “In una notte gelida e silenziosa, un ragazzino bussa al portone dell’orfanotrofio pubblico”. Queste sono le parole con le quali inizia la trama di questo romanzo e che sono state capaci di catturare completamente la mia attenzione.

Chi ha mai detto che le letture per ragazzi debbano essere sempre serene, semplici e con ambientazioni gioiose e rilassanti? “Il corvo della notte” è un libro per ragazzi e ne conserva tutte le caratteristiche peculiari; allo stesso tempo però affronta temi importanti in maniera vera e sincera senza indorare la pillola e senza pensare di rivolgersi a un pubblico che non possiede gli strumenti per capirne la complessità.

Questo romanzo rispecchia a pieno il periodo storico, sociale e culturale in cui è ambientato: la Stoccolma che ci viene descritta è un città di fine ‘800, cupa, pericolosa e degradante. La nostra storia comincia in un orfanotrofio e per questo motivo, sicuramente non nel modo più felice possibile. Nonostante la scrittrice si rivolga  a un pubblico molto giovane, lo fa attraverso un linguaggio schietto che vuole trasmettere tutta la complessità del periodo e tutta la drammaticità del vivere in completa povertà e quasi in solitudine.

La protagonista è una ragazzina che non ha ricevuto mai niente dalla vita e che ogni giorno deve lottare per sopravvivere; troppo grande per essere adottata, ha quasi assunto il ruolo di guida per gli altri bambini e gli altriragazzi che condividono con lei la tristezza di vivere in un istituto. Mika si ritroverà nel mezzo di un’indagine per un omicidio e di una storia più grande di lei, capace di far riaffiorare vecchie paure: la possibilità che sia tornato in circolazione un assassino considerato morto da tutti.

Questo è a tutti gli effetti un vero e proprio thriller per ragazzi (e credo il primo di una serie perché ci lasca con molti punti interrogativi), con la suspense e l’adrenalina tipici dei romanzi thriller per adulti. Allo stesso tempo però è un libro che parla di come la vita sia stata davvero dura per chi non ha avuto la fortuna di appartenere a una famiglia e di come, nella fine dell’800, le condizioni di vita fossero facilmente mutabili e inclini al peggioramento imminente. Il romanzo non risparmia l* lettor* di particolari che possano farlo immergere completamente nella situazione e nello stato in cui Mika sopravvive ogni giorno.

Una lettura ipnotica, incalzante e coinvolgente che non vi farà staccare gli occhi dalle pagine e che alla fine vi farà tirare un sospiro di sollievo ma vi lascerà un amaro in bocca e una voglia di non abbandonare Mika al suo destino. Non vedo l’ora che esca il seguito e che venga tradotto in Italia; per questo motivo ringrazio e faccio i complimenti a Francesca Sophie Giona per l’ottimo lavoro di traduzione e per avermi reso possibile la lettura di “Il corvo della notte”.

5+

6 Risposte a “Recensione di “Il corvo della notte””

  1. Mi è arrivato da poco e anche se non ho ancora trovato il tempo di leggerlo, ora sono ancora più curiosa, specialmente visto che lo hai definito un libro non sempre facile e dall’ambientazione oscura. Forse potrei addirittura infilarlo ad Halloween

    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.