Recensione di “Figli di Virtù e Vendetta”

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Autore: Tomi Adeyemi

Casa editrice: Rizzoli

Anno di pubblicazione: 2020

Genere: Fantasy

Trama: Dopo aver combattuto contro l’impossibile, Zélie e Amari sono finalmente riuscite a far rivivere la magia a Orïsha. Ma il rituale per risvegliarla si è rivelato più forte di quanto avrebbero potuto immaginare, e ha riportato alla luce non solo i poteri dei maji, ma anche quelli dei nobili che avevano della magia nel loro sangue. Ora Zélie deve lottare per unire i maji in una terra dove il nemico è potente quanto loro. Quando reali ed esercito stringono una mortale alleanza, Zélie deve tornare a combattere per assicurare ad Amari il trono e per proteggere i nuovi maji dall’ira della monarchia. Ma con la minaccia di una guerra civile all’orizzonte, Zélie si trova a un punto critico: dovrà trovare un modo per riunire il regno oppure lasciare che Orïsha venga distrutta da se stessa.

Recensione: Lo ammetto, all’uscita di questo secondo volume, ero molto indecisa se leggerlo (ecco spiegato il mio ritardo) perché avevo letto davvero troppi pareri negativi. Molti come me avevano amato il primo volume e si aspettavano molto da questo nuovo libro. La maggior parte delle recensioni però, mettevano in evidenza un problema di cambiamento troppo radicale e insensato di personalità, andamento della storia e ruoli. Ebbene, anche io ovviamente ho notato questi cambiamenti però a differenza di molti, li ho apprezzati parecchio. Partiamo però dal principio; continuo ad adorare il contesto di questa saga. L’ambientazione, i costumi, gli elementi folkloristici sono straordinari e donano a questa storia un’originalità unica. Lo stile della scrittrice rimane intenso e incalzante, dalle descrizioni vivide e capace di enfatizzare sopratutto gli aspetti emotivi della storia. Ricordavo con piacere i personaggi principali e il fatto che in realtà non ci fosse semplicemente una protagonista ma la storia ruotasse intorno a più persone, ognuna con un suo peso. Questo aspetto è stato mantenuto e non solo; è stato anche enfatizzato dato che spesso durante la lettura, ci si ritrova a pensare alla centralità di un protagonista piuttosto che l’altro. Veniamo ai fatidici cambiamenti di trama e di personalità: io credo che non siano stati così stravolgenti e sopratutto discordanti dalla narrazione originale. A mio parere, ogni nuova decisione presa e ogni colpo di testa è stato dettato da avvenimenti importanti e con un peso decisivo sulla vita dei personaggi. Non voglio entrare nello specifico perché sicuramente non è mia intenzione fare spoiler però posso dire sicuramente che alcune cose accadute avrebbero prodotto cambiamenti anche in me, senza contare l’educazione e il contesto sociale in cui i nostri protagonisti sono cresciuti: se sei immerso in un modo di pensare e di sentire fin da quando sei piccolo, è quasi ovvio che tu ne assorba gli insegnamenti principali e diventino comunque parte di te per quanto tu non voglia. Inoltre man mano che si va avanti, le incomprensioni, i trasporti emotivi e le convinzioni a volte utopistiche dei personaggi, hanno reso questa storia un susseguirsi di colpi di scena e soprattutto mai noiosa. Diciamo che io non sono mai stata per il lieto fine per cui questo ha sicuramente influito sul mio apprezzamento di questi cambi di rotta. Altra cosa che ho apprezzato è stato lo spazio dedicato ad un personaggio che nel primo volume aveva mantenuto un ruolo marginale ai fini della storia. Sicuramente il mio personaggio preferito rimane Zélie però devo dire che questa nuova Amari l’ho trovata molto più interessante. Un po’ più deludenti i due protagonisti maschili che considero ancora un po’ troppo piatti. L’elemento magico rimane ancora l’aspetto centrale di tutta la narrazione. Trovo molto unico il modo in cui l’autrice ha creato un mondo magico originale e così ben intricato. Ultimo particolare di spessore è il finale: aperto e davvero scioccante. Dopo diversi intrighi, tradimenti e ripensamenti, sono molto curiosa di sapere cosa succederà a Zélie e agli altri. Se non vi spaventano i cambiamenti radicali e improvvisi nelle storie e soprattutto non cercate le storie d’amore a lieto fine, questo secondo volume non vi deluderà e riuscirà a trasmettervi l’adrenalina giusta.

11+

8 Risposte a “Recensione di “Figli di Virtù e Vendetta””

  1. Prima di tutto bellissima recensione. Devo per forza leggere il primo volume.
    P. S è stato approvato che non sono un robot 😂😂

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  2. Una bellissima recensione, davvero interessante. Io personalmente non avevo letto letto il primo volume per via di alcune opinioni non proprio favorevoli a riguardo e devo dire che dopo la tua descrizione del secondo non penso che la inizierò mai: non apprezzo molto quando i secondi volumi cambiano rotta rispetto ai primi

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