Recensione di Eliza

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Autore: Sara Caporilli

Casa editrice: Newton Compton

Anno di pubblicazione: 2019

Genere: Romance

Trama: La giovane Eliza non ha mai conosciuto la libertà. Vive segregata e alla mercé del suo padrone, il re della contea di Laschcote. Le uniche persone che le è permesso frequentare sono la sua balia e un prete. Ha provato a fuggire, ma il tentativo è miseramente fallito. Più che vivere, Eliza sopravvive, almeno finché non incontra Leonard, un giovane e affascinante comandante, che le permetterà finalmente di scappare. In fuga insieme a lui verso il regno di Tingcote, Eliza scoprirà chi è e quanta forza si nasconde in lei. Ma quello che nessuno dei due sa è che ci sono dei segreti che stanno per venire alla luce, in grado di mettere a rischio le loro vite e persino il forte sentimento che hanno cominciato a nutrire l’uno per l’altra.

Recensione: So che può sembrare strano leggere “Romance” come genere della mia ultima lettura ma vi posso assicurare che questo libro è MOLTO di più di un Romance. Non voglio come sempre denigrare il genere, anzi, credo ognuno debba assolutamente leggere ciò che desidera; sapete però ormai che questo non è un genere che mi appartiene. Sara, invece, con quest’opera è riuscita a stupirmi piacevolmente. Innanzitutto partiamo dal suo stile di scrittura: la Caporilli è capace di rendere il testo piacevolmente “Classico”. Doverose le spiegazioni. Questo libro ha un sapore di nostalgico, di classici perduti, di storie dove il cuore ti batte per uno sguardo, per una parola non detta oppure per un’emozione amplificata. Sembra quasi di leggere un libro di fine ‘800, con quella bellissima attenzione per la forma e per le parole ricercate. Inoltre la scrittrice ha uno stile ammaliante, avvolgente ed evocativo. Ogni cosa raccontata sembra di viverla con i personaggi. Il tutto condito, secondo me, da una vera ricerca di un lessico adeguato al tempo narrato e curato nei minimi particolari. L’ambientazione mi ricorda serie come Game of thrones; a tratti medievale, altri settecentesca. I personaggi sono caratterizzati molto bene e con una buona introspezione, capaci di catturarti dal primo istante, sia che essi siano i buoni o i cattivi. E qui bisogna soffermarsi perché i “cattivi”, lo sono eccome. Abbiamo a che fare con dei veri e propri mostri, persone senza cuore, crudeli e sadiche. Cose come quelle raccontate in questa storia, sono contestualizzate in un periodo storico assai difficile per il genere femminile. Ciò non toglie la sofferenza che proviamo con Eliz,a la protagonista, e l’attesa straziante del giorno della sua rivalsa. È una donna ferita nel profondo, che subisce le pene dell’inferno ma che, nonostante tutto, ha la forza di rialzarsi, di combattere e di ricredere in sentimenti quali l’amore, l’amicizia e l’affetto sincero. Il finale mi ha da una parte distrutto, dall’altra ha soddisfatto le mie aspettative (non faccio spoiler però tutti sanno il mio amore per i libri che non finiscono con l’happy end). Eppure Sara ci regala uno spiraglio di speranza, di rinascita e di rivalsa grazie alle ultime pagine del suo libro. Secondo me, questo finale racchiude un bellissimo messaggio di “resurrezione” attraverso una nuova vita. Il libro consta di più di 560 pagine eppure lo si legge velocemente perché, sicuramente, ogni capitolo alimenta la tensione e l’attesa di sapere cosa succederà in quello dopo. Se dovessi trovare una pecca (se così di può dire), avrei preferito più world building forse proprio perché amo questo contesto storico nei libri e le parti descrittive non mi annoiano, piuttosto arricchiscono la mia lettura. Conoscere qualcosa di più nello specifico dei regni mi avrebbe fatto molto piacere. Ho apprezzato molto però la mappa ad inizio libro. Altro aspetto che poteva esser approfondito, è il combattimento. La battaglia finale doveva essere ancora più epica dal mio punto di vista, proprio perché tanto agognata; avrei dedicato una parte maggiore a questo aspetto, in particolare alla caduta di certi personaggi fondamentali ai fini della storia. Ricapitolando, credo che il detto “l’abito non fa il monaco” per me valga parecchio. Questo è sicuramente un Romance che mi sento di consigliare e sicuramente vorrei invogliare molte più persone alla sua proprio perché Sara, ai miei occhi, è una scrittrice con la S maiuscola, meritevole di un grande successo per un’opera scritta davvero bene. Spero di leggere qualcos’altro di suo in un futuro molto prossimo.

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