Recensione di “Anime Perse”

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Autore: Claudia Jeraci

Casa editrice: Giovane Holden

Anno di pubblicazione: 2020

Genere: Fantasy

Trama: Emily è una giovane studentessa la cui vita scorre tranquilla finché non inizia a sognare una donna misteriosa, che invade i suoi ricordi e i suoi pensieri ogni notte. Disorientata, cerca dapprima di placare le sue inquietudini isolandosi dagli amici, fino a trascorrere un’intera estate in solitudine. Poi, con la ripresa della scuola, la routine giornaliera la illude che tutto possa sistemarsi, che gli incubi finiranno e che lei potrà tornare a essere la ragazza spensierata che era. Fino a quando, un pomeriggio d’autunno, inoltratasi nel parco per leggere alcune pagine di un libro appena iniziato prima di rientrare a casa, viene aggredita da uno sconosciuto che mormora una strana litania. Nel tentativo di difendersi, Emily risveglia un arcano potere dormiente che le consente di impossessarsi della forza vitale dell’anima di qualsiasi essere, vivente oppure no. Senza averne contezza, è appena diventata una Raccoglitrice. E un altro Raccoglitore è nel parco quello stesso pomeriggio, erede di una delle più antiche e prestigiose casate di Irlanda: i Blawick. Insieme dovranno fronteggiare e contrastare l’Ordine dei Cacciatori e l’Ordine della Rosa che temporaneamente alleati mirano a impossessarsi della Raccoglitrice e del suo potere. Costretta a dover scegliere cosa è giusto e cosa è sbagliato, se vivere e assecondare un potere misterioso. È un’anima sola, incerta sulla strada da seguire, perché non si ha modo di ripararsi da una battaglia quando l’unico scudo, in realtà, è l’arma che sta per trafiggerti il cuore.

Recensione: È sempre molto bello quando un libro fantasy è capace di conquistarti; ancora più bello è quando il suddetto libro è stato scritto da un’autrice italiana che merita tutta l’attenzione di noi amanti del genere. Anime perse ha una trama originale, capace di conquistarvi con il suo giocare tra presente e passato attraverso continui flash back e sogni rivelatori della nostra protagonista. La scrittura della Jeraci è ricca, precisa e prolissa. Il suo stile è fresco e accattivante, per cui non ha davvero nulla da invidiare ad altre scrittrici più famose che prediligono questo genere. Il suo difatti è più un urban fantasy anche se poi abbiamo diversi riferimenti ad un passato che influenza le vicende che si svolgono in tempi odierni. Mi ha ricordato molto l’ambientazione e le atmosfere di Shadowhunters (saga che lessi parecchi anni fa ma che amai) e i protagonisti mi hanno un po’ richiamato ai suoi due protagonisti. Emi è una ragazza inconsapevole del proprio potere, in cerca risposte e che combatte con un destino avverso, capace di stravolgere completamente la sua esistenza, mettendo in discussione tutto ciò che per lei era fonte di certezza. Chris invece è colui che le svelerà poco alla volta la sua natura e che l’accompagnerà in una presa di consapevolezza necessaria. Il personaggio che ho preferito però è stata la donna dei sogni: ho adorato questa figura misteriosa e mistica che non si svelerà fino alla fine e che ci regalerà un colpo di scena unico. L’aspetto più interessante sicuramente è quello legato al raccoglimento delle Anime: non voglio svelarvi nulla perché credo sia davvero bello scoprirlo man mano che lo si legge. Dico solo che l’ho trovato davvero originale, con il suo dualismo giusto/sbagliato e la capacità di scatenare in Emi una lotta interiore sofferta. Ho apprezzato inoltre la simbologia delle case e il loro antagonismo; i due ordini, invece, ovvero quello dei Raccoglitori e dei Cacciatori, sembrano rappresentare la lotta comune tra il bene e il male; non tutto è come sembra e molto di quello che leggeremo, rimarrà avvolto nel mistero fino a fine volume. Ebbene si, lettori e lettrici, questo libro sicuramente prevede un seguito perché nonostante l’epilogo catartico della storia e le verità rivelate, c’è ancora tanto che deve essere compreso e scoperto; per esempio, proprio alla fine del libro, entrerà in gioco un altro personaggio che per tutta la storia era rimasto marginale. Ovviamente per gli/le amanti del romance c’è anche la storia d’amore ma accompagna le vicende principali e non le offusca (questa è una cosa che ho davvero apprezzato). Unico aspetto che mi sento di mettere in discussione, principalmente per un gusto personale, è l’alternanza di momenti adrenalinici ad altri molto più lenti forse dati da eccessive descrizioni oppure da riflessioni molto lunghe della protagonista. Avrei preferito più azione ma mi rendo conto anche che se è previsto un seguito, questo libro doveva essere composto perlopiù da una parte introduttiva capace di spiegare al meglio il contesto della storia. Per cui, amanti della lettura, mi sento di consigliarvi vivamente questo libro e tutto il mondo creato dalla nostra Claudia che come ho già detto precedentemente, non ha niente da invidiare ad altre saghe del genere più conosciute.

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7 Risposte a “Recensione di “Anime Perse””

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