Recensione “A un passo dalla fine”

Se vuoi comprare il libro per supportare il mio lavoro ecco il link di affiliazione per AMAZON

Autore: Dan Carlin

Casa editrice: Harper Collins

Anno di pubblicazione: 2020

Genere: Narrativa Culturale e sociale

Trama:Forse mai come in questo momento storico ci siamo trovati a riflettere, come individui e come società, sul problema più importante che possiamo immaginare: la sopravvivenza dell’umanità. In questo suo primo libro, Dan Carlin, il creatore di una delle serie di podcast più famose del mondo – Hardcore History – analizza alcuni dei momenti più complessi della storia dell’uomo per aiutarci a capire le sfide del presente e del futuro. Vivere in tempi difficili ci rende più forti? Come reagirebbe la società se venisse colpita da un’epidemia come quelle che hanno decimato la popolazione nel corso dei secoli? Gli esseri umani sono in grado di gestire le armi che hanno creato senza causare la propria estinzione? La tecnologia raggiungerà il picco delle sue capacità e comincerà a regredire? Il nostro mondo diventerà un cumulo di rovine che gli archeologi del futuro potranno scavare e studiare? Nessuno conosce le risposte a queste domande, ma nessuno riesce a porle in maniera avvincente come fa Dan Carlin: in un sapiente mix di conoscenze storiche, ipotesi ardite e magistrale storytelling che mette in connessione il nostro passato e il nostro futuro. Ispirato alla sua popolarissima serie di podcast, “A un passo dalla fine” analizza il modo in cui guardiamo alla Storia e a noi stessi e ci mostra come il nostro passato possa condizionare direttamente il nostro tormentato presente.

Recensione: A un passo dalla fine è un libro che sa assolutamente intrattenere il lettore perché con la sua capacità di narrare eventi catastrofici (e se vogliamo apocalittici) che hanno segnato la storia dell’umanità, riesce a tenere incollato alle pagine il lettore, in un turbinio di informazioni e di contenuti di attualità. Sicuramente lo stile dello scrittore (che a quanto ho capito, ha racchiuso in questo libro gli elementi dei suoi podcast ormai famosissimi e seguitissimi) aiuta molto perché scorrevole, per nulla pesante e potremo dire di facile comprensione. Si narra di terremoti, epidemie, guerre e bombe atomiche. Si parla di come questi avvenimenti abbiano segnato il corso degli eventi, abbiano avuto ripercussioni su sistemi e politiche e di come abbiano finito per essere a loro volta spesso causa di altri eventi catastrofici. Inoltre, molto interessante l’analisi di ogni elemento da diversi punti di vista. Tutti noi conosciamo sempre e solo una versione della storia (spesso quella più vicina a noi) mentre ignoriamo l’interpretazione della stessa da chi stava dall’altra parte della barricata. Cose che per noi risultano essere assurde oppure addirittura ignobili, per altri potevano essere l’unico modo conosciuto e possibile per reagire di fronte ad una situazione. Ecco che lo stesso avvenimento sembra essere quasi diverso a seconda di chi lo racconta. Dietro ogni evento. c’è tanto altro rispetto a quello che conosciamo e questo libro sembra mettere in luce molti aspetti poco noti che portano a porsi domande e a riflettere. Molte di queste domande, sono come macigni che ti incutono timore e che non ti fanno ben sperare nel futuro dell’uomo. Eppure ho riscontrato una difficoltà in questo libro, legato proprio a questo aspetto. Il volume in sé ti porta a mille dubbi, a riflessioni per cui poi avrei voluto una qualsiasi risposta. Invece il libro (e direi giustamente) non ha risposte, per cui ti lascia quel senso di inquietudine necessario. Sicuramente di impatto è stato il capitolo dedicato alle armi nucleari; credo che l’uomo sia l’essere più autodistruttivo sul pianeta e che purtroppo non imparerà mai dai propri errori, fino ad arrivare a distruggersi completamente. Un libro quindi a mio parere sicuramente interessante dal punto di vista conoscitivo , che sottolinea la ciclicità e la ripetitività di certi avvenimenti autolesivi. Allo stesso tempo però un libro che vuole far riflettere e che porta il lettore a chiedersi se esiste davvero un modo per venire a capo da tutta questa potenza autodistruttiva.

7+

7 Risposte a “Recensione “A un passo dalla fine””

  1. Nonostante la sicurezza che questo libro sia interessante, non penso che lo leggerò e fin troppo fuori dalla comfort zone

    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.