Recensione di “Due anni di vacanze”

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Autore: FrédéricBreémaud (Autore), PhilippeChanoinat(Autore), Hamo (Illustratore)

Casa editrice: Renoir Comics

Anno di pubblicazione: 2021

Genere: Graphic Novel

Trama:Quattordici ragazzi di un collegio in Nuova Zelanda, intrappolati su una goletta alla deriva nel Pacifico, fanno naufragio su un’isola deserta. Dovranno imparare a organizzarsi per sopravvivere e cercare di tornare a casa, ma presto scoppieranno litigi e rivalità all’interno della piccola comunità. Non solo: durante le loro esplorazioni scopriranno che l’isola nasconde molti segreti… Un classico della letteratura avventurosa, uno dei più famosi romanzi di Jules Verne adattato a fumetti da due grandi autori francesi, con gusto contemporaneo e grande rispetto per il testo originale.

Recensione: Apprezzo molto il potere che le graphic novel hanno nel raccontare storie attraverso parole e immagini, rimanendo impresse nella mente del lettore e lasciando un ricordo che va oltre gli anni. Questa non è stata d sicuramente da meno in quanto, attraverso la narrazione di un’avventura dei nostri 14 ragazzini protagonisti, ci permette di “naufragare” (parola usata volutamente) in quel processo naturale che si chiama formazione e di ritrovare tutti quei passaggi spesso evidenziati dalle fiabe nel salto dalla fanciullezza all’età adulta. Difatti in questa storia troviamo tutti i topos più comuni: abbiamo l’inizio tranquillo, disturbato da un evento improvviso; abbiamo il viaggio e le prove da superare; abbiamo l’antagonista e infine il momento della sconfitta del cattivo con un evento (solitamente tragico o di forte impatto emotivo) che segna l’avvenuta del cambiamento. I nostri protagonisti, dopo tutto questo, non saranno più gli stessi di prima e si scopriranno persone diverse. “Due anni di vacanze” racchiude in sé anche l’aspetto più educativo delle tipiche storie della buonanotte: oltre a trattare di tanti temi importanti come l’amicizia, il senso di appartenenza, l’accettazione del diverso e il bisogno di regole e paletti per il vivere comune, possiede a mio parere una sorta di morale, alla sua fine. Nonostante una persona debba affrontare diverse cose difficili nella propria vita, c’è sempre un momento in cui rivedrà finalmente la luce. Tutto ciò che è passato ti segna e lascia una cicatrice profonda che col tempo sfuma ma continua ad influenzare la tua vita, pur sembrando esser tornata alla più completa normalità. Le tavole hanno quel qualcosa che ricorda romanzi lontani, storie di altri tempi, in perfetta linea con il racconto in sé. Uno stile grafico molto vintage e i colori altrettanto retro aiutano ad immergersi in un’avventura che cattura e che gode di note dolci/amare alla Stand by me. Se volete una graphic novel da leggere soprattutto insieme a ragazzi, questa farà per voi e che sicuramente rimarrà nei cuori del giovane lettore.

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6 Risposte a “Recensione di “Due anni di vacanze””

  1. Sembra davvero interessante, inoltre non conoscevo questo libro di Verne ma mi segno il titolo con piacere, i viaggi che ci cambiano dentro mi piace molto come tema

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  2. Queste graphic novel mi piacciono sempre molto e poi le rivisitazione dei classici, come questa di Jules Verne, sono davvero fantastiche!

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